Macerata

Università di Macerata a basso impatto ambientale: con Engie riqualifica edifici di pregio, aule e uffici per ridurre i consumi

Tra gli stabili coinvolti nel progetto anche Giurisprudenza, Monastero Santa Chiara, Palazzo Ugolini, Polo Pantaleoni, Palazzo Compagnoni delle Lune, Palazzo Ciccolini, Polo Bertelli

MACERATA – La riqualificazione energetica degli edifici storici delle università può svolgere un ruolo fondamentale per accelerare il percorso di transizione energetica. E’ da questa convinzione che prende il via la collaborazione tra ENGIE, operatore di riferimento del comparto energetico e l’Università di Macerata, volta a ridurre i consumi e di conseguenza l’impatto sull’ambiente.

Il 90% del parco immobiliare dell’Università di Macerata sarà oggetto di interventi di efficientamento energetico. Tra gli stabili coinvolti anche sedi di pregio come Giurisprudenza, Monastero Santa Chiara, Palazzo Ugolini, Polo Pantaleoni, Palazzo Compagnoni delle Lune, Palazzo Ciccolini, Polo Bertelli.

Il programma di interventi si concluderà entro un anno con un investimento da parte dell’azienda energetica di 3 milioni di euro. Il progetto di riqualificazione consentirà all’Università di dotarsi di impianti di ultima generazione e alla biblioteca del Palazzo del Mutilato di autoprodurre, attraverso un impianto fotovoltaico da 20kWp, il 60% dell’energia elettrica necessaria al fabbisogno dell’edificio.

Su tutti gli impianti degli stabili universitari verrà installato un sistema di telecontrollo per il monitoraggio e la regolazione dinamica della temperatura in tempo reale, garantendo un comfort ottimale e riducendo gli sprechi.

Spazio sarà dato anche alla mobilità sostenibile, con l’installazione di 4 colonnine di ricarica per veicoli elettrici e 5 postazioni di bike-sharing nelle sedi dell’Ateneo, al fine di incentivare e rispondere al crescente interesse di studenti e cittadini verso la mobilità sostenibile.

Il progetto garantirà un risparmio dei consumi di energia elettrica pari al 20% e di energia termica del 15%, assicurando un taglio complessivo di 3.000  tonnellate di emissioni di CO2, paragonabili al vantaggio ambientale prodotto da un boschetto di oltre 17.000 alberi.

«Il progetto di efficienza dell’Università di Macerata contribuisce a migliorare gli standard di sostenibilità dell’intero territorio sul quale siamo fortemente impegnati – afferma Fabrizio Di Battista, Direttore Area Sud di ENGIE Italia. – Le Università, i Comuni e la Pubblica Amministrazione in generale, possono svolgere un ruolo guida per supportare il percorso di transizione energetica e il progetto messo a punto con l’Ateneo di Macerata va in questa direzione, contribuendo concretamente a limitare le emissioni di CO2 in atmosfera utilizzando soluzioni innovative in grado di ridurre i consumi e, conseguentemente, i costi».

«La crisi energetica e l’accelerazione dei cambiamenti climatici – spiega il rettore John Mc Court – impongono azioni urgenti. L’Università di Macerata ha investito e investirà oltre 7 milioni di euro da fondi europei della Regione Marche, fondi ministeriali e propri per l’efficientamento energetico di edifici come Palazzina Tucci, Loggia del Grano, ex Seminario, Polo Bertelli, Palazzo Compagnoni delle Lune e Polo Pantaleoni. Abbiamo nominato un Energy Manager, adottato linee guida per misurare l’impronta ambientale, installato pannelli fotovoltaici e luci a led, migliorato isolamento termico e impianti di riscaldamento. Uno dei campi fotovoltaici del Polo Bertelli ha ridotto di un terzo l’energia acquistata. Siamo fieri delle azioni finora intraprese e contiamo molto sulla collaborazione strategica con ENGIE per effettuare i prossimi miglioramenti a beneficio della comunità studentesca e di tutta la città».

In Italia, ENGIE collabora con oltre 1.000 Amministrazioni pubbliche e aziende e, in particolare, nelle Marche ha all’attivo progetti di riqualificazione e di efficientamento energetico con le Province di Ancona e Macerata e i Comuni di Macerata, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. ENGIE è, inoltre, partner energetico di oltre 20 realtà universitarie, tra le quali l’Università Ca’ Foscari e l’Università IUAV di Venezia, l’Università degli Studi di Firenze e l’Università degli Studi di Sassari.

© riproduzione riservata