Macerata

L’Università di Macerata promuove l’imprenditorialità nelle scienze umanistiche

Un’iniziativa per promuovere la cultura imprenditoriale tra docenti, personale tecnico-amministrativo e dottorandi

MACERATA – Con l’obiettivo di dare un’impronta imprenditoriale alla gestione della ricerca nelle scienze umanistiche, l’Università di Macerata ha recentemente organizzato un corso di formazione innovativo in collaborazione con Netval, il Network per la valorizzazione della ricerca. Questa iniziativa ha promosso la cultura imprenditoriale tra docenti, personale tecnico-amministrativo e dottorandi, fornendo loro strumenti teorici e pratici per sviluppare spin-off e startup nel settore umanistico.

Il corso, strutturato su tre giornate, ha visto un susseguirsi di approfondimenti, workshop e momenti di confronto. Nella prima giornata, i partecipanti hanno esplorato i concetti di “terza missione” e “trasferimento delle conoscenze” grazie alla guida di esperti come Andrea Piccaluga, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e Francesca Vessia, dell’Università di Bari Aldo Moro. «Il PNRR – ha affermato Vessia – sta offrendo agli Atenei italiani un’occasione unica per accedere a fondi per la ricerca. È essenziale che si prenda consapevolezza del ruolo centrale degli asset immateriali e dei Diritti di Proprietà Intellettuale nell’economia della conoscenza che essi generano».

Nella seconda giornata, i lavori si sono aperti con un’introduzione alle strategie di imprenditorialità dell’Università di Macerata, seguita da una presentazione delle attività del Knowledge Transfer Office, a cura di Laura Marchegiani, delegata del rettore, ed Emanuele Bury, responsabile del trasferimento delle conoscenze di UniMc. Durante la giornata, i partecipanti hanno lavorato in gruppi, supportati da tutor come Shiva Loccisano, CEO di BeHold srl, per sviluppare business model canvas finalizzati alla creazione di idee innovative.

L’ultima giornata ha esplorato l’imprenditorialità sociale, grazie alle testimonianze di Luigi Galimberti e Marco D’Angelo di ToSeed & Partners, che hanno condiviso esperienze di successo nell’ambito dell’innovazione responsabile. «È un periodo storico molto sfidante per le università – ha osservato Andrea Piccaluga –. Esse sono chiamate a dare il loro contributo alla società valorizzando risorse di diversa natura, in base alla loro storia, dimensione e contesto territoriale».

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