MACERATA – Una finestra aperta sul futuro, attraverso i Dipartimenti di Scienze Politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali; il Dipartimento di studi umanistici; il Dipartimento di economia e diritto; il Dipartimento di Giurisprudenza; quello di Scienze della Formazione, dei beni culturali e del turismo. Siamo nell’Orto dei Pensatori, siamo all’Università di Macerata per la giornata di Open Day.
Il futuro inizia da qui: l’Università di Macerata apre le porte ai futuri studenti, facendo conoscere il meglio dell’offerta formativa dei suoi Dipartimenti nella giornata di Open Day.
«Una giornata molto attesa questa dell’Open day dai docenti dell’ateneo ma anche dalle aspiranti matricole – conferma il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato – per noi un segnale importante preliminare e prioritario dell’attrattività che l’ateneo conserva ancora dopo un anno accademico. La presenza di così tanti studenti è un segnale che ci incoraggia».
Un modo diretto per avvicinarsi allo storico ateneo marchigiano, orientarsi, conoscere i corsi, ricevere informazioni su servizi, procedure, scadenze, costi e benefit per gli studenti. E poi le tantissime opportunità offerte dalle lauree triennali e magistrali, per capire quale sia la strada migliore da intraprendere per realizzare i propri progetti futuri.
Due delle matricole che abbiamo incontrato alla giornata di Open day si sono dette particolarmente attratte dal dipartimento di studi umanistici, soprattutto in Lingue e culture straniere occidentali e orientali. Due ragazze molto decise, entrambe provenienti da licei linguistici e con l’ambizione dell’insegnamento delle lingue straniere.
Durante la giornata di Open Day, oggi (26 agosto) cui hanno aderito circa 500 studenti, si sono alternati momenti di approfondimento di un’ora per ciascun gruppo, in un’organizzazione che tiene conto delle normative anti-Covid e del rispetto dei tempi di ascolto di ogni futura matricola.
«Studi umanistici e Scienze politiche sono i dipartimenti che hanno visto l’affluenza di più persone – dice Giulio Cingolani dell’info point –, le richieste principali, borse di studio, tasse, organizzazione delle lezioni e didattica in presenza». «Il nostro obiettivo – aggiunge il collega, Enrico Tacchetti – è accogliere gli studenti e far vivere loro un’esperienza in presenza da matricole».
«Dalla pandemia abbiamo appreso alcune lezioni che ci aiutano a migliorare le capacità espressive dell’università e anche organizzative», conclude il rettore Francesco Adornato che dalla difficile esperienza negativa della pandemia cerca di guardare al buono, a una rinascita di un nuovo modello universitario.