USSITA – «Tornare a Frontignano dopo tanti anni è bellissimo, è un gioia enorme». Le parole di alcuni sciatori pronti per le prime discese, raccontano la grande emozione nel tornare a sciare tra le piste degli impianti che erano stati lesionati dal sisma del 2016. Nonostante il freddo, infatti, tante persone hanno partecipato ieri (5 marzo) all’inaugurazione ufficiale, dopo che nei giorni scorsi erano state fatte le prime prove per l’apertura.
«Il mio sorriso dice tutto, essere qui oggi, vedere le persone che sono tornate a godere delle nostre montagne è la ricompensa più grande che potevamo avere e che ci ripaga di ogni sacrificio – racconta il sindaco di Ussita, Silvia Bernanrdini -. Siamo stati fortunati a trovare un gestore appassionato (Bolognola Sky, ndr) e che crede, come noi, nella rinascita di Frontignano. Siamo davvero felici. Per Frontignano abbiamo tanti progetti: proprio questa settimana è stato approvato il progetto definitivo della vecchia partenza delle Saliere dove verrà realizzato tutto un centro funzionale e anche un bellissimo locale. Poi, entro settembre, avremo l’appalto per la nuova seggiovia che partirà dal basso fino in alto, così avremo nuove piste e il canalone non sarà più mozzato. Non sono sogni, ma tutti progetti che potremo realizzare, perché sono tutti finanziati».
Un traguardo, la riapertura di Frontignano, come ha sottolineato anche il sindaco, che è stato reso possibile dal lavoro di squadra, che ha visto impegnata anche la Regione. E ieri, anche il governatore Francesco Acquaroli e gli assessori Guido Castelli e Stefano Aguzzi non sono voluti mancare all’inaugurazione. Presenti anche il presidente dell’Unione Montana di Camerino, Alessandro Gentilucci, il presidente del parco dei Sibillini, Andrea Spaterna e gli onorevoli Tullio Patassini e Giuliano Pazzaglini. «Questo appuntamento, in questa fase così particolare per tutto quello che stiamo vivendo con la guerra in Ucraina, per noi è comunque una fase di ripartenza perché ci dimostra come dopo un periodo buio c’è sempre un’opportunità – ha aggiunto il presidente Acquaroli -. Credo che sia la riposta migliore a un’epoca che stiamo vivendo che speriamo di lasciarci presto alle spalle, che tra sisma, pandemia e oggi purtroppo la guerra, ha bisogno di tanta forza e tanta energia. Ma ritengo che uniti su progetti serie, si possa far ritrovare alla nostra regione una forte consapevolezza dei propri mezzi e la capacità di reazione a questi eventi avversi».
«È stato un miracolo frutto di tanto lavoro – ha concluso Francesco Cangiotti, gestore degli impianti -e i risultati si stanno vedendo in questi giorni perché la neve è arrivata e gli sciatori non mancano, c’è tanta voglia di tornare a sciare. Il nostro obiettivo è fare lavorare la stazione tutto l’anno e stiamo programmando la stagione estiva con attività outodoor. Per ora, in questa stagione, siamo aperti con il 50% del comprensorio con le seggiovie Saliere, ma l’amministrazione ha avviato le progettazione per riaprire anche il canalone successivamente e quindi la parte alta della stazione».