CASTELSANTANGELO SUL NERA – Una mozione per valorizzare la chiesa “più alta” delle Marche: quella della Madonna della Cona a Castelsantangelo sul Nera. La proposta arriva dal consigliere regionale del Pd Romano Carancini che ha depositato una mozione per impegnare la Regione a organizzare, per il 2022, un programma di appuntamenti per celebrare degnamente i 500 anni dalla battaglia di Pian Perduto, zona al confine tra Marche e Umbria, dove si ebbero scontri tra gli abitanti di Visso e Norcia tra cui, la storia racconta, non corresse buon sangue.
«La Madonna della Cona, completamente restaurata, sarà il simbolo di quello spazio ritrovato, salvato, scoperto, di un cammino di rinascita fatto insieme – spiega Carancini -. La chiesa più “alta” delle Marche, scrigno in uno spazio di confine, punto di ritrovo e di spiritualità, segno della storia, tappa nella natura, rifugio di tanti appassionati della montagna, come me, merita la giusta valorizzazione».
La chiesa è stata completamente devastata dal terremoto del 2016 e ora è iniziato il progetto di recupero, sostenuto da diversi enti come il Comune di Castelsantangelo sul Nera, l’Arcidiocesi di Camerino e le sezioni del Cai di Macerata, San Severino e Camerino. Nel 2018 anche il Macerata Opera Festival aveva organizzato una raccolta fondi per contribuire al progetto.
«Oggi Madonna della Cona si appresta a rinascere e con lei, nella prossima estate, rinascerà in qualche modo tutta la montagna – aggiunge Carancini -. Sarà anche il simbolo della ricorrenza della battaglia di Pian Perduto di cui, nel 2022, si celebreranno i 500 anni. Occorre allora anche un impegno della Regione Marche, di tutti i suoi consiglieri regionali e della giunta affinché questa ricorrenza venga riconosciuta come evento di rilevanza storico-culturale del 2022, prevedendo e sostenendo economicamente un programma di appuntamenti, nonché un progetto editoriale, attraverso i quali poter raccontare tutti i temi racchiusi in questo luogo, crocevia di valori: storia, cultura, arte, spiritualità, rifugio, ricostruzione, turismo, tradizioni e futuro».