Macerata

Via gli anziani dall’ospedale di Matelica. Il sindaco di Pieve Torina non ci sta: «Non sono pacchi postali»

Gli ospiti delle case di riposo di Pieve Torina e Castelsantangelo sono dal 2016 nella struttura che adesso è stato chiusa dopo che in tre sono risultati positivi

Pieve Torina, terzo da sinistra il sindaco Gentilucci

PIEVE TORINA – «Quegli anziani potrebbero essere i nostri genitori, i nostri nonni e dovremmo trattarli tutti con grande dignità, e non come se fossero dei pacchi postali». Parole dure da parte del sindaco Alessandro Gentilucci davanti all’ipotesi che tutti gli anziani della casa di riposo di Pieve Torina, attualmente ospitata dopo il sisma del 2016 nell’ospedale di Matelica, possano essere trasferiti in altre strutture del territorio.

Il presidio ospedaliero di Matelica, infatti, è stato temporaneamente chiuso dal sindaco Massimo Baldini dopo un’ispezione del dipartimento prevenzione dell’Area Vasta 3 da cui sono emerse «delle irregolarità dovute alla mancata attuazione dei protocolli Covid-19» e sono stati scoperti anche tre anziani positivi, poi, prontamente trasferiti in un’altra struttura. Ma ora la stessa sorte toccherà anche a tutti gli altri anziani presenti nell’ospedale che dovrà essere sanificato e messo in sicurezza. L’ultima parola dovrebbe arrivare martedì prossimo 16 marzo, nel corso di un incontro convocato proprio per decidere dove trasferire gli anziani.

«Voglio ringraziare i cittadini di Matelica e l’Asur per l’accoglienza. Ma non posso non inorridire davanti a chi ha dichiarato che il comune di Pieve Torina ha disponibilità di strutture idonee ad ospitare anziani. Dove sarebbero queste strutture? – incalza Gentilucci – Evidentemente chi parla così fa finta di non conoscere la realtà. Io c’ero la notte del 26 ottobre 2016 a tirare fuori gli ospiti dalla residenza, spaventati, sotto la pioggia, con le pietre che crollavano. Ho respirato insieme a loro l’odore terribile della polvere delle mura che si disgregavano. Questa vicenda rischia di diventare oggetto di un triste mercimonio politico, di scambi e di accuse, facendo venir meno il senso etico e civile dell’amministrare».

Davanti a un possibile, ennesimo trasferimento, però, Gentilucci non ci sta e chiede che gli anziani possano tornare nel loro Comune, anche in strutture temporanee, in attesa che la casa di riposo venga ricostruita. «È ora che il cratere sismico, nel senso vero della parola, sia riservato nella propria connotazione normativa e di interventi solo a coloro che non vivono più situazioni di normalità – conclude il sindaco -. Pieve Torina è tra i primi comuni ad aver avviato l’iter per la ricostruzione di un’opera pubblica, che sarà proprio una struttura per anziani. Ma sia chiaro: se i nostri concittadini verranno cacciati da Matelica, dovranno tornare immediatamente a Pieve Torina, valutando anche soluzioni temporanee, quelle soluzioni che avevamo invocato a suo tempo e che, però, non ci sono state mai concesse. Non consentirò che i nostri anziani vengano sparpagliati in giro per le Marche. Lo devo a quelli che non ci sono più, a quelli che sono ancora in vita, a quelli con cui camminavo da bambino e mi chiedono rispetto».