CIVITANOVA MARCHE- Ha ispirato una canzone, l’impresa di Alessandro Gattafoni, il trentaseienne civitanovese affetto da fibrosi cistica che in due distinte occasioni – a giugno di quest’anno e a settembre dello scorso – si è reso protagonista di gloriose traversate in kayak, nelle acque dell’Adriatico. Lo scopo delle imprese sportive era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della patologia e raccogliere i fondi necessari all’attività della Lifc (Lega italiana fibrosi cistica, ndr). Il brano si chiama ‘Naufrago’ ed appartiene ai Rio, band nata nel 2001 e composta da Fabio Mora, la voce, Fabio “Bronski” Ferraboschi al basso, Alberto “Paddo” Paderni alla batteria e Gio Stefani alla chitarra.
Il brano
‘Un naufrago’, quindi che attraversa mari tormentati, in mezzo a «tutti i pensieri che la velocità delle cose non ti permette di metabolizzare sperando che il rullio della zattera allontani quella agrodolce malinconia che ci pervade e vince la forza che invita ad abbandonarsi alla corrente». Questa l’idea alla base del videoclip che ritrae Gattafoni nelle sue imprese sportive: video e canzone usciranno domani, 8 settembre, in occasione della giornata mondiale della fibrosi cistica. L’iniziativa è nata da un concept di Fabio Mora e Luca Santini con il prezioso contributo di Andrea Foglia e Antonio Guarini, vice Presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica. È diretto e montato da Silvia Borroni. La canzone fa parte dell’ultimo album dei Rio, dal titolo ‘Stellare’.
Le parole
«È un inno alla solitudine, in un mondo liquido e velocissimo – spiega Mora – che anche nel centro di una grande città può farci sentire soli. La vera solitudine, quella che può regalare il mare, finisce invece per riavvicinarci a noi stessi ritrovando proprio nel nulla tutto quello che siamo».
Il vicepresidente della Lifc, Guarini, si è detto soddisfatto dell’iniziativa: «è una novità – dice – per l’Associazione e grazie alla collaborazione con i Rio potremo sensibilizzare e far conoscere la fibrosi cistica ad un pubblico nuovo per noi e raggiungere chi forse non l’ha neanche mai sentita nominare. Il messaggio che lancia Alessandro così come la musica, è universale: andare oltre i propri limiti e non farsi bloccare dalle difficoltà che possiamo incontrare sul nostro percorso».