MACERATA – Alle 3.30 di notte avrebbe costretto una ragazza di 19 anni a subire palpeggiamenti. È stato arrestato martedì pomeriggio un civitanovese di 24 anni. L’accusa è di violenza sessuale.
L’episodio risale alla notte tra il 10 e l’11 agosto. La sera del 10 la 19enne civitanovese era uscita con un’amica, le due ragazze avevano incontrato un gruppo di giovani (amici dell’amica della 19enne) e con loro avevano trascorso il resto della serata. Alle 3.30 di notte, però, la ragazza era al molo sud con il 24enne, in base a quanto denunciato successivamente dalla vittima, il giovane avrebbe tentato un approccio di natura sessuale, lei si sarebbe rifiutata e lui avrebbe prima tentato di baciarla, poi l’avrebbe toccata nelle parti intime. La 19enne ha riferito di aver cercato di divincolarsi ma lui l’avrebbe bloccata stringendole un braccio intorno al collo.
Solo quando la ragazza aveva iniziato a gridare lui l’avrebbe lasciata e si sarebbe allontanato con i suoi amici. Le grida della 19enne, però, avevano richiamato l’attenzione sia dell’amica che era corsa da lei sia di un passante che aveva chiamato il 118 e i carabinieri. Sul posto erano intervenuti nel giro di pochi minuti una pattuglia di militari e un’ambulanza della Croce Verde. La giovane, dopo essere stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso, aveva raccontato l’accaduto ai carabinieri e il mattino seguente, accompagnata dalla madre, era andata in caserma per formalizzare le dichiarazioni.
Con la denuncia sono scattate immediatamente le indagini, i carabinieri della Compagnia di Civitanova guidata dal capitano Massimo Amicucci nel giro di poco tempo hanno individuato il presunto autore della violenza sessuale. A coordinare le indagini è stato il sostituto procuratore Vincenzo Carusi che sulla scorta degli elementi raccolti dai militari e delle dichiarazioni rese dalla ragazza stessa e per evitare che il giovane potesse commettere un altro reato simile, ha chiesto l’emissione di una misura cautelare nei confronti del 24enne. La richiesta è stata accolta dal gip Giovanni Maria Manzoni che ha disposto la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, eseguita nel primo pomeriggio di martedì. Il giovane è stato quindi rintracciato, foto-segnalato e posto ai domiciliari con il divieto di avere contatti con persone diverse dal proprio nucleo familiare.