MACERATA – Costruire nuove abilità per modelli di business innovativi nel settore delle arti performative: è questo l’obiettivo principale del progetto Trainart che ieri ha visto a Macerata una delegazione di operatori svedesi, serbi, spagnoli e italiani accolti dall’Assessorato alla Cultura. L’Associazione Arena Sferisterio, in qualità di beneficiario del progetto, ha presentato alla delegazione, nella Sala Cesanelli, il possibile uso alternativo degli spazi dedicati allo spettacolo.
Lo Sferisterio, con i suoi spazi e le varie attività dedicate all’opera, allo spettacolo dal vivo e alle mostre, ha colpito gli ospiti che poi hanno visitato il teatro Lauro Rossi e la Torre Civica, dalla cui cima hanno ammirato il panorama delle colline marchigiane. La possibilità di confronto con realtà e operatori provenienti da paesi diversi, ha permesso la crescita e lo scambio di buone pratiche e rafforzato la condivisione di scelte innovative a beneficio delle varie organizzazioni coinvolte.
Trainart è un progetto coordinato dal Consorzio Marche Spettacolo in collaborazione con Kulturanova, Haceria Arteak, Welcome aps, Teater Nu e co–finanziato da Creative Europe, il quale mira a rafforzare la competitività del settore europeo delle arti dello spettacolo e allo sviluppo di nuove competenze per i professionisti culturali interessati a scoprire modelli di business innovativi nelle industrie culturali e creative.
Trainart interviene sui nuovi modelli di gestione degli spazi culturali e si occupa di interventi artistici in contesti non convenzionali. Come primissimo step, il progetto ha indagato i bisogni dei professionisti culturali (artisti, curatori e dirigenti provenienti dal settore delle arti performative) e i vincoli che impediscono loro di sviluppare pratiche più sostenibili. Al fine di creare una mappatura realistica delle necessità di settore, è stata poi condotta un’analisi swot in ogni paese partner e, successivamente, diffuso un questionario che ha raccolto centinaia di risposte dai professionisti delle arti performative che operano nei paesi coinvolti nel progetto. Da questo processo di ricerca sono nate due pubblicazioni. Successivamente, i beneficiari del percorso formativo – un gruppo di professionisti della cultura selezionati nelle primissime fasi di progetto – hanno testato le competenze acquisite sviluppando azioni pilota che sperimentano nuovi modelli di business e interventi artistici innovativi rivolti a enti pubblici o privati.
Il progetto, avviato nell’ottobre 2019, ha avuto una durata complessiva di 36 mesi, periodo durante il quale ha dimostrato la propria resilienza in periodo pandemico traslando in modalità online tutte le attività inizialmente previste in presenza e mantenendo l’ottima qualità della formazione a favore dei beneficiari coinvolti.