MACERATA – Un museo dedicato a Dante Ferretti? Il progetto non è più una novità, visto che più volte se ne è parlato in città, ma è sempre rimasto nei cassetti. L’idea è tornata fuori anche oggi, nel corso dell’ultima visita che lo scenografo tre volte premio Oscar ha fatto nella sua città natale, ma la sensazione è che, anche stavolta, il museo resti solo un’idea, perché l’amministrazione preferisca lavorare su altro.
«Sembrerebbe che faranno un museo per tutto quello che ho fatto nella mia carrieruccia – ha scherzato Ferretti prima di entrare in Comune per un incontro riservato con gli assessori Katiuscia Cassetta e Francesca D’Alessandro -. Dal momento che sono nato in questa bellissima città che adoro, ma dove vengo poco, sono tornato per ringraziare l’amministrazione, che avevo già incontrato a Roma, per tutto quello che vorranno fare. Intanto ho dato anche il mio Iban e pare che mi daranno due milioni che poi provvederò a redistribuire».
Ma su possibili collaborazioni future è proprio l’assessore alla Cultura a mettere le mani avanti. «Come già avevamo ribadito nell’incontro a Roma, la volontà reciproca di pensare a un progetto concreto c’è – ha precisato la Cassetta -, ma è importante che ci siano i presupposti, economici e organizzativi, per realizzarlo e soprattutto che ci sia una ricaduta virtuosa sul territorio con attenzione ai giovani e a una rinascita nell’ottica turistica e culturale». Quello che certo è il maestro tornerà a Macerata per l’apertura del Macerata Opera Festival, il 23 luglio. Assente all’incontro di oggi, perché ancora ricoverato in ospedale, il sindaco Sandro Parcaroli raggiunto con una videochiamata.
Dopo l’incontro in Comune, il maestro, accompagnato anche dal nipote Federico Lelli Ferretti, ha visitato Palazzo Ricci, dove a luglio verrà inaugurata una mostra con alcuni suoi bozzetti, e poi il cinema Italia. «Abbiamo incontrato nuovamente Ferretti, dopo la visita di alcune settimane fa a Cinecittà, per cercare di mettere insieme personalità di Macerata legate, tramite un rapporto di stima e affetto, a lui e per porre le basi di un progetto da costruire insieme – ha concluso l’assessore -. La volontà del Comune è che ci sia uno scambio reciproco tra ciò che il maestro può dare alla città e ciò che Macerata può dare a lui».