Non vincerà
A casa,
guardo dalla finestra:
nessuno,
solitudine, desolazione e silenzio.
Odo solo la TV, che nell’ altra stanza
sforna numeri su numeri:
ci lasciano padri, madri, nonni, amici…
il nemico invisibile
vuole avere il sopravvento.
Un pino si agita al vento, sembra volermi salutare
e farmi compagnia;
svanite
le urla gioiose dei bimbi,
che si rincorrevano felici
il garrire delle rondini,
che saettavano veloci
nel cielo azzurro,
fattosi ora grigio e cupo,
è solo un lontano ricordo.
Un uccellino solo
sperduto tra i nudi rami di un albero
osserva frastornato il prato
in cui fiori gialli
aprono timidi la loro corolla;
sa che la primavera arriverà e
attende fiducioso la nuova vita.
Sperduta come quell’ uccellino,
in questi giorni sempre uguali,
monotoni e malinconici,
rigiro attorno lo sguardo
alla ricerca di
un sia pur flebile movimento, un minimo segno di vita.
Tumultuosi pensieri
si agitano in me;
li sovrasta però la speranza
e la fiducia che tutto finirà.
L’ostile invisibile nemico sarà sopraffatto
dall’unione, la collaborazione, la solidarietà
di noi poveri umani.
La vita riprenderà
e l’umanità rinascerà
rinnovata e rafforzata
da un nuovo amore.