OSIMO – Aumentano i reati rispetto al 2016 (più 7,4 per cento) ma allo stesso tempo aumenta anche il numero dei reati scoperti (6,9 per cento), dei soggetti denunciati (15,4 per cento) e pure degli arresti, addirittura triplicati (più 188,3) e corrispondenti a un terzo di tutti gli arresti registrati nella Regione a opera dei Carabinieri. Nonostante l’incremento dei reati comunque la media è ben al di sotto di quella nazionale L’analisi dei dati statistici sull’attività operativa posta in essere dal Comando dei Carabinieri di Osimo nell’arco dell’anno 2017 appena concluso parla chiaro.
Al riguardo è stato redatto uno specchio relativo all’attività operativa annuale dell’ultimo biennio 2016-2017, in cui si evidenziano i risultati conseguiti:
– reati consumati 2.155, con una differenza di più 148 rispetto all’anno precedente;
– reati scoperti 724, con una differenza di più 47 rispetto all’anno precedente;
– persone perseguite e denunciate in stato di libertà 951 (più 127);
– persone arrestate 320 (più 209), rispetto a 11 dell’anno 2016.
In aumento il contrasto agli stupefacenti: delitti perseguiti 165 (più 66), rispetto a 99 dell’anno 2016, con reati scoperti 158 (più 62), mentre le persone deferite e segnalate alla Prefettura sono 199 (più 65) e le persone arrestate 22 in ugual numero all’anno precedente. Sono stati sequestrati 5.879 chili circa di stupefacenti, con un raffronto di quasi cinque chili rispetto all’anno 2016. Il mercato si sta spostando sempre più verso la vendita al dettaglio e non più all’ingrosso, da cui si ricavano maggiori guadagni e introiti per il traffico internazionale sempre più consolidato e protetto dalle organizzazioni criminali locali e transnazionali. Gli stupefacenti più scoperti sono stati la cocaina e marijuana, droghe ormai sempre più diffuse tra i giovani.
Molteplici anche le misure di prevenzione, soprattutto avvisi orali e innumerevoli interventi ai controlli stradali per contravvenzioni per 170mila euro, incidenti, fermi e denunce a piede libero in stato di ebbrezza e per uso di sostanze stupefacenti, attivati tramite i dispositivi “Terra sicura”, “Estate sicura” e “Natale sicuro”.
Tra le innumerevoli operazioni di servizio, di seguito quelle più importanti:
– mesi di gennaio e febbraio:
operazione “Gargano”: sgominata una banda di criminali pugliesi, provenienti dalla provincia di Foggia, specializzata in furti di ingente quantità ai danni di grandi aziende. Otto gli arresti in flagranza di reato e sei in ordine di custodia cautelare e recuperata una parte della refurtiva avente un valore stimato pari a circa 250mila euro;
– mesi di febbraio e novembre:
operazione “Sciacalli e true justice”: sgominate due distinte bande criminali, ciascuna composta da tre delinquenti di origini napoletane, dedite e specializzate nelle truffe ai danni di persone anziane nel corso delle quali i malviventi si spacciavano carabinieri e avvocati. Agli indagati sono stati contestati circa 35 episodi delittuosi occorsi in svariati comuni della provincia di Ancona. L’operazione si concludeva l’arresto di tutti e sei i pluripregiudicati campani;
– mese di aprile:
operazione “Change money”: sgominata una banda composta da quattro soggetti di origini romene, specializzata in furti con scasso ai danni delle colonnine cambia soldi e self-service installate presso le aree di servizio e relativi autolavaggi situate nella provincia, colti in flagranza di reato ed arrestati mentre assaltavano una stazione di servizio Eni di Falconara e della Vallesina;
operazione “Ramon loco”, in cui veniva disarticolato un sodalizio criminale dedito al traffico di ingenti quantitativi di cocaina purissima, composta da una coppia di filottranesi, un cittadino albanese dimorante a Jesi e a Modena che si avvaleva per la movimentazione dello stupefacente di un insospettabile corriere disabile in carrozzella. Tutti i componenti sono stati tratti in arresto e ristretti negli istituti di pena competenti, sottoposti a misura di custodia cautelare;
– mese di giugno:
operazione “Miniera”: a seguito di svariati episodi di furti di rame all’interno di campi fotovoltaici, è stata avviata attività d’indagine che nello scorso giugno portava all’arresto in flagranza di reato di sette soggetti di etnia sinti provenienti da Torino che a Rapagnano avevano asportato circa 2.500 cavi di rame ed erano intenti a lasciare la Regione Marche per fare ritorno in Piemonte. L’ulteriore attività investigativa consentiva di accertare la responsabilità di altri cinque soggetti, della stessa etnia, per aver tutti partecipato a vario titolo in circa 12 episodi di furti di rame;
– mese di ottobre:
operazione “Parcometro”: arrestata una banda composta da tre romeni, dedita al furto con scasso di colonnine del parcometro che operava tra le Marche, l’Emilia Romagna e la Toscana.
Importanti gli incontri tenuti dal maggiore Raffaele Conforti nelle scuole per sensibilizzare gli studenti su stalking, violenza contro le donne, pedopornografia, bullismo e cyberbullismo ed educazione alla circolazione stradale.
Per l’anno 2018 rimangono immutati gli obiettivi operativi della Compagnia, consistenti in un incremento e potenziamento ulteriore nella prevenzione e contrasto a tutte le forme di illegalità.