OSIMO – «Il Comune ha sostenuto 70mila euro di spese legali quest’anno. Prima che Simone Pugnaloni diventasse sindaco per la prima volta, la spesa ammontava a 126mila. Insomma abbiamo dimezzato le spese legali e puntiamo ad abbassarle ancora, superati diversi scogli adesso possiamo farlo. Quelle risorse potranno avere diversi impieghi come spetta a un’amministrazione comunale efficiente».
Ad affermarlo l’assessore al Bilancio Mauro Pellegrini in sede di redazione del rendiconto del 2019. Ha pesato molto il caso dell’ex consorzio agrario dove è sorto il centro commerciale, contro cui i supermercati vicini avevano dato battaglia nelle sedi giudiziarie per impedirne l’apertura paventando il danno economico, e quello dell’Ati Marinelli, l’associazione temporanea di imprese che avrebbe dovuto costruire l’ospedale a San Sabino mai nato.
Poi il caso Mazzocchini, di cui se ne è parlato durante l’ultimo consiglio comunale, con l’interrogazione dei consiglieri di maggioarnza del Pd Gallina Fiorini, Canapa, Invernizzi e Flamini. Questo dopo che è giunta la sentenza definitiva di una vicenda vecchia di anni per Osimo che riguarda il licenziamento appunto dell’ex ingegnere capo del Comune, oggi in pensione, Franco Mazzocchini.
Adesso restano il contenzioso sui terreni del prg, ormai decennale, e il caso della ditta Cosmo spa, società che, nel 2010, a scomputo degli oneri di urbanizzazione e del contributo di miglioria, ha realizzato il tratto della strada di bordo da via Molino Basso a via Linguetta.
«Su questo non nutriamo particolari preoccupazioni – ha aggiunto Pellegrini -. C’è poi l’ultimo, quello contro la Fotosolar per i lavori dell’impianto fotovoltaico al palazzetto. Finché non c’è sentenza definitiva non possiamo cantare vitoria ma in questi giorni è stata depositata la consulenza tecnica d’ufficio e dal conteggio del ctu dal 2014 al 2018 la Fotosolar dovrebbe corrispondere al Comune 218mila euro più Iva. Siamo fiduciosi».