OSIMO – E’ una di quelle storie che scaldano il cuore, una storia di emigrati italiani che si stabiliscono in Argentina. I nipoti, presi dalla nostalgia, spesso ricercano le loro origini e a volte effettuano anche ricerche e si mettono in cammino per tornare nel luogo di origine, assaporare la storia della propria famiglia. E’ proprio quello che è scattato nel cuore di un giovane e che nemmeno gli anni duri della pandemia hanno fermato. «Qualche giorno fa, grazie alla segnalazione del proprietario di una struttura ricettiva, ho avuto modo di incontrare e conoscere Jesus Angelani, un ragazzo argentino di 29 anni, partito due anni fa da un paese vicino Buenos Aires, alla volta di Osimo. Il viaggio sarebbe dovuto essere molto più corto ma le restrizioni dovute al covid l’hanno bloccato in Irlanda per quasi due anni», racconta l’assessore al Turismo Michela Glorio.
Poteva tornare a casa ma non avrebbe potuto proseguire il suo viaggio verso la meta finale, Osimo. Così si è fermato a lavorare a Dublino e 98 giorni fa ha ripreso il suo viaggio che è terminato in questi giorni ad Osimo. Osimo è il paese dal quale suo nonno, ancora in fasce, è partito con la famiglia 120 anni fa. Jesus conosce poco la storia di suo nonno se non che proveniva da una famiglia di contadini. «Jesus ha ritirato il suo certificato di nascita all’Anagrafe e, insieme, abbiamo visitato il centro storico e le grotte sotterranee – continua Glorio -. È rimasto affascinato dalla nostra città e dalla storia che la contraddistingue. Spero, con i miei racconti, di aver contribuito a fargli scoprire qualcosa in più del luogo dove tutto è iniziato, delle sue radici. In bocca al lupo Jesus».