OSIMO – «Sono stati dimezzati i posti letto nei nidi d’infanzia gestiti dalla Asso, partecipata del comune di Osimo». È la consigliera capogruppo delle Liste civiche di Osimo Monica Bordoni a raccontare il disagio che stanno vivendo diverse famiglie in città già da questi giorni. «La società comunale, che accoglie i bambini e le bambine fino ai 36 mesi, con l’introduzione preponderante del servizio part-time, cioè funzionante ad orario ridotto, eroga il servizio mensa ma non prevede il riposo pomeridiano per tutti portando così all’apertura di liste di attesa – continua -. Una decisione presa per fronteggiare il contenimento dei costi del personale e del servizio sociale con l’obiettivo di coprire i costi degli eventi e della movida che sembrano essere diventati, ultimamente, il nuove core business della società in questione. Coloro che richiedono il servizio del riposo pomeridiano del bimbo sono genitori che lavorano e che senza un adeguato supporto rischiano di ritrovarsi in situazioni spiacevoli».
A rincarare la dose della polemica il consigliere Stefano Simoncini: «Nel giorno del nostro santo patrono San Giuseppe da Copertino, arriva la tegola sull’amministrazione Pugnaloni delle dimissioni del presidente di Asso Luigi Persiani. Nata per svolgere in modo più dinamico i servizi sociali della città, alla Asso questa amministrazione ha affidato, oltre ai propri compiti istituzionali, di tutto, dall’organizzazione di eventi culturali, agli spettacoli estivi, dalle manifestazioni sportive ai concertoni e ogni altro tipo di serata ma in questi ultimi tempi, dall’uscita di scena di un membro del cda alle dimissioni della neo direttrice generale e ora al numero uno della società, è del tutto evidente che le cose non vanno. Abbiamo evidenziato con ben due interrogazioni molte magagne su concorsi svolti e sull’attribuzione di mansioni. Non vanno presumibilmente i bilanci dove ad esempio a fronte dell’affidamento alla Asso da parte del sindaco Pugnaloni dell’organizzazione di decine e decine di eventi estivi questa estate, il Comune ha contribuito solo (si fa per dire) con 109mila euro lasciando la Asso da sola ad organizzare i concerti di Achille Lauro e Gianna Nannini facendo conto esclusivamente sugli incassi che sono stati di gran lunga inferiori alle attese».