OSIMO – Ogni osimano nel 2017 ha prodotto 538 kg di rifiuti. In totale la città ne ha prodotti 18.555.890, di cui 13.494.370 kg differenziati mentre 5.061.520 kg conferiti in discarica. Secondo i dati appena diffusi dalla Regione con il report ufficiale dell’Osservatorio Rifiuti Sovraregionale O.R.So. Osimo è tra le migliori città delle Marche per la differenziata e con il 73,03% si piazza al secondo posto in regione tra quelle con almeno 30mila abitanti, dietro soltanto a Macerata che ha 74,93% e davanti a Fano che ha il 70,85%. È invece la prima città per differenziata nella provincia di Ancona tra i Comuni sopra i 20mila abitanti, mentre è la quinta se si considerano tutti i comuni anconetani, con il record che aspetta a Monte San Vito (82,7%).
Dal report della Regione si evince che ogni osimano nel 2017 ha prodotto 538 kg di rifiuti. In totale la città ne ha prodotti 18.555.890, di cui 13.494.370 kg differenziati mentre 5.061.520 kg conferiti in discarica.
«In 10 anni l’aumento è stato costante –commenta il direttore generale di Astea Massimiliano Riderelli Belli -, nel 2008 avviammo la raccolta di prossimità dell’umido per evitare che una parte importante dei rifiuti finisse in discarica, con un impatto rilevante anche dal punto di vista ambientale. Già nel 2009 la differenziata passò al 39% fino a raggiungere il 70% nel 2016 quando avviammo il porta a porta spinto. Nel 2017 non ci sono stati cambiamenti nel servizio di raccolta quindi l’ulteriore incremento del 3% è dovuto sostanzialmente alle campagne di sensibilizzazione e alla grande attenzione da parte degli osimani nel differenziare in maniera corretta
La legge attuale pone come unico vincolo quello di superare il 65% di differenziata per evitare l’ecotassa, conclude il d.g. Belli.
Dal 2008, anno nel quale iniziò la raccolta differenziata dell’umido organico con le isole di prossimità, il dato si è più che raddoppiato, passando dal 34 al 73%.