OSIMO – Il Rapporto di sostenibilità fotografa le performance di un’azienda e il Gruppo Astea ha presentato quello del 2019 proprio stamattina, 25 settembre, nella sua sede. Coordinati dal giornalista Maurizio Socci, l’amministratore delegato Fabio Marchetti e il direttore Massimiliano Riderelli Belli hanno illustrato i risultati del gruppo. Sul palco anche Andrea Prandi, ceo e founder Smart Italy e cofounder Vai elettrico, e in collegamento online Nicola Armaroli, dirigente di ricerca al Consiglio Nazionale delle Ricerche, direttore della rivista scientifica Sapere e membro della Accademia Nazionale delle scienze, a discutere di sostenibilità e di emergenza energia. Hanno portato il loro saluto i sindaci di Montelupone, Rolando Pecora, di Osimo Simone Pugnaloni e di Recanati Antonio Bravi.
Chiuso il rapporto con ricavi per 44 milioni e 556mila euro, il patrimonio netto del Gruppo in due anni è salito da 99,7 milioni di euro a 104,3. In crescita gli investimenti: dagli otto milioni di euro del 2017 ai 14,4 del 2019, sei milioni in più in due anni, quasi la metà (6,7 milioni) impegnati nel settore idrico. Per garantire un livello tale di investimenti, il Gruppo Astea ha dovuto contrarre nuovi mutui nel 2019, portando i debiti a medio e lungo termine a 27,9 milioni di euro confermando comunque una buona sostenibilità finanziaria.
«Il bilancio 2019 del Gruppo è positivo, non solo per i risultati economici, in linea con il trend degli anni precedenti, ma soprattutto per la conferma dell’attenzione verso il territorio, priorità da più di 110 anni – ha detto l’amministratore delegato e vicepresidente Fabio Marchetti -. Il Gruppo ha continuato incessantemente le attività di manutenzione ed ammodernamento delle reti idriche, elettriche e gas, realizzando contemporaneamente nuove infrastrutture di raccolta e trattamento di acque reflue e completando le opere necessarie affinché alcuni Comuni fossero finalmente raggiunti dall’acqua del Nera, un progetto pensato tanti anni fa che oggi può dirsi possibile, ed in parte già realizzato, grazie al lavoro costante della nostra squadra».
«Partita fondamentale per il futuro della società è il rinnovamento delle reti – ha aggiunto il direttore generale Massimiliano Riderelli Belli –. C’è in ballo l’innovazione, la qualità e l’integrazione dei servizi offerti ai clienti. Per questo lo sforzo di Astea sotto il profilo degli investimenti è importante e anche nel 2019, assieme alla controllante Centro Marche Acque, abbiamo totalizzato 14 milioni di euro, in aumento del 36 per cento sull’anno precedente, garantendo servizi sempre più tempestivi».
Attenzione alla tutela delle risorse, prima fra tutti quella idrica. Astea preleva in maniera predominante dai suoi pozzi (novemila e 234 metri cubi nel 2019) oltre che dal lago di Castreccioni (duemila e 599 metri cubi), senza mai arrivare al limite imposto dalla concessione. Per limitare le perdite di rete, nel 2019 la società ha realizzato negli otto Comuni serviti 12 nuovi chilometri di rete idrica. Per quest’anno sono previsti Accordi di Programma per il cofinanziamento di cinque interventi di collettamento di reflui fognari: Aspio secondo stralcio, Montefiore, Montefano sud, Montelupone e Potenza Picena centro nord, il tutto con un investimento di circa due milioni di euro.
Per quanto riguarda Dea Spa, società controllata che gestisce la distribuzione di energia elettrica, si contano 745 cabine a servizio di 32mila e 581 utenti. Di queste, 61 sono telecontrollate attraverso moderni sistemi di automazione. I punti luce di illuminazione pubblica gestiti, nei Comuni di Osimo, Recanati, Montelupone e Santa Maria Nuova, ammontano a 13mila e 161 di cui quattromila e 562 a led, questi ultimi in aumento del 27 per cento in un anno. Dea estenderà tale servizio nel 2020 anche nei comuni di Polverigi e Agugliano, grazie a un project financing accettato dall’Unione dei Comuni Terra dei Castelli.
Per il capitolo igiene urbana, aumentano ad Osimo del 2,7 per cento i rifiuti differenziati (passando dal 75,6 al 77,5 per cento), con un aumento del 18 per cento della plastica e del 6,8 di vetro e carta, mentre calano del 24 gli imballaggi misti. A Numana, l’altro Comune dove Astea svolge il servizio di raccolta rifiuti, la percentuale di raccolta differenziata arriva al 74,8 per cento del totale, sei punti in più in due anni. Il centro del riuso di San Biagio conferma i dati del 2017, con mille e 604 utenti che hanno effettuato conferimenti e duemila e 66 che li hanno ritirati, risparmiando il trasporto in discarica di 33mila e 174 chili.
Aumenta il rispetto dello standard di qualità del servizio di distribuzione gas dal 98,5 per cento al 98,8, per un totale di tremila e 508 prestazioni nel 2019, il doppio dell’anno prima, mentre nella distribuzione di energia elettrica lo standard di qualità resta invariato al 98,8 per cento. Sulle 332 chiamate di primo intervento ricevute per il settore gas, il tempo medio di arrivo sul luogo è sceso da 42 a 38 minuti.
Agli sportelli Astea sono stati ricevuti l’anno scorso 29mila e 550 clienti, seimila in più in un anno, con tempo di attesa medio di 15 minuti. Al servizio telefonico sono giunte 22mila e 568 chiamate al servizio clienti e quattro 236 al servizio guasti con tempi di attesa alla risposta, rispettivamente, di 142 e 68 secondi. Restano stabili i reclami (400).
I fornitori Astea li ha scelti per oltre la metà provenienti dalle province in cui opera: il 37,3 per cento della provincia di Ancona e il 17,6 da quella di Macerata, per un totale di 28 milioni di euro di affidamenti. Il numero di clienti è in aumento nel servizio idrico (più 0,4 per cento) arrivando a 57mila e 748 e nell’igiene urbana (più 0,2 per cento) pari a 16mila e 927.
Il personale consta di 247 unità, di cui sei a tempo determinato. Le ore dedicate ai corsi di formazione sono state oltre duemila, di cui il 58 per cento per la sicurezza e il 25 per formazione tecnico specialista. Diminuite le ore di assenza per infortunio, passando da 167 del 2018 a 127 del 2019, con una diminuzione sensibile dell’indice di gravità. Per quanto riguarda i 145 mezzi Astea usati per i vari servizi, sono stati dimezzati in due anni quelli Euro 0 e Euro 2 mentre sono saliti da 9 a 54 quelli Euro 6.