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Castelfidardo, la fisarmonica conquista la Corea

In Comune organizzatori e partecipanti alla missione che ha aperto un percorso culturale nel Paese asiatico, con la collaborazione dell'Ambasciata a Seoul e dell'Istituto italiano di cultura

I partecipanti al progetto con gli organizzatori in Comune
I partecipanti al progetto con gli organizzatori in Comune

CASTELFIDARDO – La fisarmonica è “sbarcata” in Corea del Sud. Con le autorità locali, venerdì 23 novembre in Comune a Castelfidardo c’erano organizzatori e partecipanti alla “missione” per presentare il progetto che ha aperto un percorso culturale in quell’area dell’Asia con la collaborazione dell’Ambasciata italiana a Seoul e dell’Istituto italiano di cultura.

«Un progetto innovativo, avanzato e intelligente che abbiamo voluto sostenere tramite uno dei rari strumenti normativi che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità, la legge 22 che dà un respiro istituzionale a un elemento identitario interamente prodotto nel nostro territorio», ha detto l’assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni, che ha annunciato l’intenzione di dare continuità di finanziamento alla legge che prevede interventi a tutto campo a favore dell’intero sistema fisarmonica.

«E’ nostra intenzione alimentare la creazione di una nuova moda musicale, visto che la fisarmonica è legata in Corea allo stereotipo dell’intrattenimento ma se ne ignorano le infinite potenzialità in altri generi e in abbinamento ad altri strumenti», ha affermato il presidente di Music Marche accordions Paolo Picchio, che coordina il progetto.

«Un plauso agli effetti di una sinergia tra enti, associazioni e imprenditori di un piccolo distretto dai numeri eccezionali che a tutt’oggi conta 25 aziende attive, un centinaio nell’indotto e un migliaio circa di dipendenti», ha aggiunto l’assessore alle Attività produttive Romina Calvani.

Legati a strumenti dei più noti marchi fidardensi, hanno partecipato e suonato a una serie di appuntamenti di prestigio in Corea, tra tutti alla Spiegen Hall di Seoul, i fisarmonicisti Marco Lo Russo (per la Bugari), Antonio Spaccarotella (Scandalli), Giuseppe Di Falco (Beltuna), Andrea Naspi (Pigini) e Gary Blair (Pasco). Con loro l’amministratore della Bugari Roberto Ottavianelli. «I coreani erano affascinati dal repertorio italiano – hanno raccontato – e curiosi di apprendere uno strumento che, stiamo cercando di far comprendere, è eclettico per definizione».