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Osimo, 40 i giovani impiegati nel volontariato per il Comune

Le realtà che nel 2020 ospiteranno i ragazzi sono l'ente municipale, dove saranno impegnati nell'ufficio turistico, nella biblioteca e nei servizi sociali, le case di riposo “Grimani Buttari” e “Bambozzi”, la Croce Rossa e la Lega del filo d'oro

I giovani in Comune
I giovani in Comune

OSIMO – Adesso che stanno per prendere il via i nuovi progetti di volontariato a Osimo, il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni ha voluto invitare i giovani volontari e gli enti che li ospitano ad un incontro nella sede Municipale di Osimo sala Vivarini. Una quarantina di ragazzi impegnati per la comunità. Il tutto per sottolineare l’importanza e il valore educativo di orientamento e civico del servizio civile di testimoniare e condividere l’esperienza e per esprimere la gratitudine come assessore, consapevole che quei giovani vanno ad apportare energie nuove e preziose in gangli vitali della rete Welfare del territorio.

Gli enti che nel 2020 ospiteranno i ragazzi sono il Comune, dove i volontari saranno impegnati nell’ufficio turistico, nella biblioteca e nei servizi sociali, le case di riposo “Grimani Buttari” e “Bambozzi”, la Croce Rossa e la Lega del filo d’oro.

«Ho avuto modo di conoscere più approfonditamente la realtà vasta e ben radicata del servizio civile qui a Osimo – dice Andreoni -. Questo ha fatto scaturire nel mio cuore ancor prima che nella mente il vivo desiderio di conoscere tutti i giovani volontari uno a uno e gli operatori che li seguono per poterli ringraziare dell’opera silente ma preziosa che svolgono nelle strutture del nostro territorio. La mia esperienza di insegnamento mi rende attenta e sensibile. Giovani generazioni, so quanto è importante in questi tempi apprezzare chi si impegna a contrastare la comune deriva che assorbe i più. I giovani hanno espresso le loro motivazioni a svolgere tale servizio e hanno cercato di condividere con gli altri le emozioni suscitate durante lo stesso. Un grazie agli enti che li ospitano e agli operatori che svolgono il ruolo di tutor accompagnando i ragazzi in questa esperienza di vita».