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Osimo, il punto dei danni da maltempo tra Consigli e ordini del giorno

Il sindaco Pugnaloni: «Aperta una finestra da parte della Protezione civile regionale per una prima stima. A imprese e privati si richiede di inviare una breve relazione illustrativa e fotografica». Si muovono le Liste civiche, a Osimo Stazione si chiedono interventi

OSIMO – Si contano i danni a Osimo, quelli derivanti dal maltempo.

Il sindaco Simone Pugnaloni informa: «Dopo la richiesta dello stato di emergenza, è stata aperta una finestra da parte della Protezione civile regionale per raccogliere una prima stima di danni. Alle imprese e ai privati che li hanno subiti, si richiede di inviare al protocollo del Comune una breve relazione illustrativa e fotografica che attesti l’entità del risarcimento possibile per sistemare quanto rovinato. Nel frattempo il Comune per i danni causati al proprio patrimonio si è attivato da subito anche con la propria assicurazione».

In queste ore il gruppo di opposizione delle Liste civiche ha depositato un ordine del giorno sull’argomento: «Passata l’emergenza del maltempo bisogna che ci si concentri sulla messa in sicurezza degli alberi caduti, di quelli con problemi di stabilità ancora in piedi in prossimità delle strade, sulla pulizia dei fossi e sulla verifica della stabilità degli edifici e dei tetti con eternit. Se la tempesta non ha fatto grandi danni alle persone, non vorremmo che il pericolo risalti fuori quando meno ce lo aspettiamo».

Il quartiere più grande della città, Osimo Stazione, ha accolto giovedì sera, 18 luglio, al centro sociale un consiglio di quartiere, il primo della stagione, durante il quale, davanti a sindaco e mezza Giunta, i residenti hanno espresso le loro preoccupazioni sul caos viabilità ma soprattutto per l’ultimo evento alluvionale che ha causato danni. «Commercianti e residenti lungo la statale 16 si trovano di nuovo a contare i danni a causa del maltempo. Dai primi scatti si è vista subito una sola fogna che riceve mentre le altre tutte saltate. Questo non va più giù ai cittadini che da sempre chiedono maggior attenzione al problema, che si verifica ormai anche più volte l’anno – ha detto il presidente del cdq Mauro Bugari -. Al Consiglio di quartiere di settembre, riunitosi proprio dopo l’altro episodio alluvionale, avevamo sollevato il problema per l’ennesima volta, chiedendo più interesse. L’amministrazione propose, oltre a sollecitare la realizzazione delle vasche di espansione atte a scongiurare l’esondazione di Aspio e Scaricalasino, una stima sul numero di caditoie presenti e sulla grandezza. Durante il Consiglio successivo a gennaio però i risultati di questo studio non erano ancora pronti. Probabilmente nulla sarebbe servito a placare una tale potenza ma con il senno di poi non sapremo mai se i danni sarebbero stati minori».