FILOTTRANO – Clima rovente durante l’ultimo Consiglio Comunale a Filottrano mercoledì scorso quando il sindaco Lauretta Giulioni ha spiegato cosa intende fare in risposta alla mozione dei consiglieri di minoranza Ivana Ballante, Francesco Coppari e Cristina Cenci, presentata, e poi bocciata, per non ricorrere in appello alle sentenze sulle multe comminate dall’autovelox di via dell’Industria. In aula anche alcuni ricorrenti.
L’INTERVENTO DEL SINDACO LAURETTA GIULIONI: «Aspetterò le motivazioni della sentenza che ha dato ragione ai multati dall’autovelox per decidere se presentare appello, la mozione è arrivata in anticipo. I tre giudici di pace hanno lavorato insieme, non si tratta quindi di sentenze distinte. Sento di avere delle possibilità di fare appello comunque, voglio sentire il parere della Magistratura togata. Il parere del Ctu è carente sotto il profilo dell’illegittimità. Era stata la Provincia a inviarci la segnalazione di pericolosità della strada e poi la Regione. Per problemi di organico non era oggetto di attenzione delle forze dell’ordine. Anni fa c’erano stati incidenti mortali, anche uno che abbiamo pianto in cinquemila e che non nomino (il campione Michele Scarponi ndr). E’ stata una scelta politica, dopo l’ok della Prefettura e il silenzio assenso della Polstrada. Dovevamo fare qualcosa. La cartellonistica è presente, il dispositivo è ben segnalato e tarato regolarmente. Forse dovevamo fare più pubblicità? Si poteva gestire meglio, in ogni caso i multati hanno fatto delle violazioni».
L’ASSESSORE ALLA POLIZIA DORIANO CARNEVALI: «Andremo avanti perché le regole vanno rispettate, anche per la Ztl in centro, anzi colgo l’occasione per annunciare che arriverà un’altra telecamera. Nessuno rispettava niente prima. Se il Prefetto dovesse dirmi di mettere un altro autovelox lo farei. L’obiettivo di far andare piano le auto è stato raggiunto e 300 verbali in un giorno per 17mila auto che passano lì ogni 24 ore sono pochi».
GIOVANNI STROLOGO, PORTAVOCE DEL COMITATO PER IL RISPETTO DEL CODICE DELLA STRADA (fuori Consiglio): «L’assessore ha cercato di giustificare l’autovelox attribuendo la responsabilità sia alla Prefettura che alla Polizia Stradale ma la cosa più sgradevole è che si è permesso di offendere l’avvocato Italo D’Angelo, ex Questore e per molti anni comandante della Polizia Stradale, oggi difensore dei multati, per cui ne risponderà nelle sedi competenti. Chiaramente sotto accusa sono finito anche io come portavoce del comitato, nato sui social networks proprio a difesa degli utenti della strada vittime di illegittime postazioni di autovelox. Carnevali ha detto che non dovevo né potevo essere presente il giorno in cui il Ctu (consulente tecnico d’ufficio) ha eseguito il sopralluogo, senza però spiegarne il motivo. La mia presenza alla prima riunione che il Ctu aveva convocato in Comune era giustificata come collaboratore del Ctp (consulente di parte) che rappresentava l’avvocato a difesa dei ricorrenti, quindi del tutto legittima. Sindaco e assessore non hanno nemmeno chiesto scusa ai cittadini per aver sistemato un dispositivo per il controllo della velocità contro le norme che regolano il codice della strada. Attendiamo l’esito degli altri 80 ricorsi tra settembre e ottobre che saranno sicuramente accolti come quelli precedenti, poi proporrò per coloro che hanno già pagato le multe di fare un esposto alla Magistratura».