CASTELFIDARDO – Fascia da capitano al braccio ed ora anche corona d’alloro in testa. Festa grande per Luca Pigini che lunedì si è laureato in Economia Aziendale e Management a Roma con una tesi sul Diritto del Lavoro.
E non poteva essere altrimenti vista la professionalità e la cultura del lavoro che sono da sempre il marchio di fabbrica del capitano biancoverde, per tutti i compagni di squadra un esempio da seguire anche fuori dal campo. «Ho cercato di conciliare gli allenamenti con lo studio e il lavoro – spiega il capitano -. Certo non è stato facile, ma aver raggiunto il traguardo della laurea è motivo di orgoglio e mi ripaga dei tanti sacrifici fatti».
Dalla Laurea al calcio: un altro traguardo raggiunto è la salvezza del tuo Castelfidardo a 10 giornate dal termine. Che effetto fa?
«È una bellissima sensazione perchè i due anni precedenti sono stati davvero difficili sotto tanti punti di vista. E anche all’inizio di questo campionato nessuno ci dava fiducia, poi partita dopo partita siamo riusciti a crescere e a fare risultati importanti. Questo ci ha dato anche maggiore tranquillità e abbiamo sempre fatto delle buone prestazioni su ogni campo anche contro corazzate costruite per vincere il campionato».
Qual è stata secondo te l’arma in più del Castelfidardo in questa stagione?
«Innanzitutto la compattezza dello spogliatoio. C’è una concorrenza leale in ogni ruolo e questo crea gli stimoli giusti per fare sempre meglio. Poi anche mister Vagnoni ha inciso parecchio perchè ha creduto totalmente in questa squadra sin dall’inizio anche quando nessuno a inizio stagione avrebbe scommesso su di noi».
Ora che la salvezza è stata raggiunta, è legittimo puntare ai play-off?
«Siamo quarti in classifica, arrivati a questo punto dobbiamo crederci per forza. Non penso che ci sia un senso di appagamento. Anzi, l’idea dei play-off personalmente dà ulteriori stimoli, soprattutto considerando che a inizio stagione nessuno si aspettava questi risultati. Anche se ho già giocato i play-off a San Marino e a Montesangiusto, penso che conquistarli qui a sarebbe completamente diverso e se ci riuscissimo entreremmo nella storia del Castelfidardo Calcio».