CASTELFIDARDO – La prima inaugurazione c’è stata 40 anni fa. Il museo era splendido. Poi, con il tempo, alcune parti sono diventate obsolete e hanno richiesto l’intervento dell’amministrazione comunale di Castelfidardo che, circa un anno fa, ha chiuso lo scrigno di via Mordini per permettere i lavori di restauro. L’intervento è stato imponente e sabato 29 agosto, dopo vari slittamenti a causa dell’emergenza coronavirus, il Museo internazionale della fisarmonica in pieno centro storico sarà restituito alla fruizione.
«Il Museo internazionale della fisarmonica testimonia la geniale vocazione artistica e imprenditoriale del nostro tessuto civile e se ne è inteso esaltare il valore conciliando tradizione e innovazione. Un gioiello che appartiene a tutte le generazioni e a cui tutti possono contribuire cogliendo l’opportunità fornita dall’art bonus», spiega il sindaco Roberto Ascani annunciando che attraverso il Mibact, Ministero per i beni e le attività culturali, è stata attivata la procedura sul sito del Ministero.
Un progetto di 47mila euro pensato per realizzare ulteriori opere di abbellimento atte a migliorare la visibilità della sede e ad arricchire gli ambienti interni. Dopo gli interventi murari ed edili finanziati per buona parte da fondi europei messi a disposizione dalla Regione svolti nel rispetto delle indicazioni della Soprintendenza, si stanno perfezionando gli ultimi dettagli dando la possibilità alle aziende del territorio di entrare a far parte del gruppo di lavoro e della squadra di mecenati di un nobile progetto. L’Art bonus è una pratica che permette di usufruire di rilevanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta nella misura del 65 per cento, come previsto dalla legge sulle erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura. L’azione dell’Amministrazione a favore della promozione e della tutela della fisarmonica si esplica peraltro in più direzioni: sono in itinere infatti anche le complesse procedure per inserire lo strumento ad ancia nel patrimonio Unesco.
Il programma di sabato 29 prevede alle 10.30 i saluti istituzionali, alle 11 performance musicale con Renzo Ruggeri e Giacomo Medici, alle 11.30 taglio del nastro e visita del Museo e alle 12.30 brindisi di inaugurazione allietato dalle note del mantice al Caffè centrale.