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Castelfidardo, è un “Natale sottotono”. Critiche dall’opposizione

I partiti di minoranza all'attacco di Sindaco e Giunta su Natalfidardo 2018. Pd e Solidarietà popolare: «L'amministrazione torni ad ascoltare commercianti e cittadini»

L'ulivo "natalizio" oggetto di polemiche che ha preso il posto del tradizionale abete.

CASTELFIDARDO – Non si placano le polemiche per Natalfidardo 2018, il cartellone degli eventi natalizi allestito dall’Amministrazione Comunale fidardense. Dopo le rimostranze dei commercianti del centro storico e le critiche provenienti da molti cittadini, anche i partiti di opposizione vanno all’attacco di Sindaco e Giunta per la mancanza di ascolto e collaborazione mostrata in occasione della Consulta economica.

Lara Piatanesi ed Enrico Santini, rappresentanti del gruppo consiliare Pd – Bene in Comune, parlano di un “cartellone di eventi piuttosto sottotono“. «Si mette avanti sempre la scusa dell’assenza di risorse – spiegano in una nota – quando invece a mancare sono idee valide e la capacità di intervenire nella giusta direzione per il reperimento dei fondi per dare lustro e risalto al periodo natalizio e non solo».
Il Pd fidardense sottolinea la scarsa attenzione che l’Amministrazione riserva agli esercizi commerciali e alla PMI del territorio. «Fin dall’inizio della legislatura ci siamo fatti portavoce delle istanze della categorie – si legge nel comunicato – presentando ogni volta emendamenti al bilancio e richieste di inserimento di somme destinate ad incrementare il “Fondo di Garanzia Regionale”, affinchè le aziende possano avere una carta in più da giocarsi all’atto della richiesta di un eventuale finanziamento. Tale strumento ormai da diverso tempo viene utilizzato da molti Comuni limitrofi con risultati interessanti».
Dello stesso tenore le parole dell’ex Sindaco Mirco Soprani, capogruppo di Solidarietà Popolare. «Come lo scorso anno anche in questo cartellone non ci sono state iniziative tali da attrarre né chi viene da fuori, nè tantomeno i fidardensi – spiega -. Dopo il flop estivo di un Girogustando orribile e quello del PIF con pochissimi concorrenti, è arrivata la programmazione più fragile di sempre di fronte a centri vicini fortemente competitivi».
La soluzione, per Solidarietà Popolare, è quella di tornare ad ascoltare i commercianti e i cittadini. «Troppo sbrigativo rimborsare qualche centinaio di euro di Tari – si legge nella nota – piuttosto torni questa amministrazione ad ascoltare gli operatori, a programmare con loro, e raccolga i consigli per ridare vitalità al centro».