CASTELFIDARDO – È tornata a disposizione della comunità parrocchiale la Chiesa di Sant’Agostino, chiusa dal 30 ottobre 2016 a seguito della violenta scossa di terremoto che aveva provocato lesioni e lievi distacchi dal soffitto. Ieri è stata celebrata da Don Andrea Cesarini la prima messa dopo la recente riapertura.
La navata centrale è stata oggetto di lavori di messa in sicurezza con presidio anti ribaltamento sulle murature esterne della Chiesa, consolidamento delle capriate e restauro degli stucchi. La parrocchia si è fatta carico della progettazione, affidata all’ing. Moreno Binci, sulla base della cui relazione l’Amministrazione Comunale ha approvato l’offerta formulata dalla ditta B.C. Costruzioni di Osimo affrontando con fondi di bilancio la spesa di 40.000 euro. Risolta la vulnerabilità sismica, la Chiesa viene così restituita al suo utilizzo naturale in tempo per vivere le festività pasquali.
La costruzione della chiesa iniziò nel 1490 a spese di Piersimone Puccetti Montemanno (probabilmente sulle rovine di un’altra, quella dell’Angelo) e venne dedicata all’Annunciazione di Maria Vergine. Verrà poi popolarmente chiamata S.Agostino per l’ordine di appartenenza dei padri che la reggevano. Il generale Cialdini vi pose il suo quartier generale nella notte del 17 settembre 1860, per sbarrare la strada per Ancona alle truppe dello Stato Ponteficio, dopo aver fatto rompere i ponti sul Musone e sull’Aspio e fortificato le difese tra Castelfidardo e le Crocette.