CASTELFIDARDO – «Attenzione, in via Cairoli a Castelfidardo nel 2020 c’è ancora chi lascia esche con veleni vari al loro interno. Il cane sta bene volevamo comunicarlo al simpatico concittadino». A far rimbalzare in rete il messaggio di allerta è la clinica veterinaria “Valmusone” di Osimo, preoccupata per la salute degli animali a quattro zampe. Qualcuno deve aver disseminato quelle polpette per avvelenare i cani che di solito in quella zona passeggiano di sera al guinzaglio del proprio padrone. Nessun altro animale fortunatamente le ha ingerite ma i residenti vogliono andare fino in fondo e risalire alla mano che ha preparato quegli agglomerati con il chiaro intento di fare del male ai loro animali domestici.
In zona erano già stati segnalati episodi simili. Due proprietari con cane al guinzaglio ne hanno trovate rispettivamente tre nell’area verde di via Podgora a Sant’Agostino e due tra la vegetazione che costeggia il cimitero all’interno del parco del Monumento, tutte molto ben nascoste.
Entrambi hanno segnalato la presenza dei bocconcini appetitosi ma letali alle forze dell’ordine, il primo ne ha conservata anche una per portarla dal veterinario di zona e farla esaminare. Ancor prima del lockdown qualcuno, la cui mano non è mai stata individuata, aveva cosparso il bordo di un tratto di strada, sempre in via Podgora, con una polvere bianca velenosa che non destava attenzione a una prima occhiata perché sembrava calce.