OSIMO – A marzo di quest’anno sarà inaugurata un’altra grande mostra a palazzo Campana di Osimo, con protagonista un giovane della street art dopo il successo di Banksy. Il nome dell’autore non è più sconosciuto, in queste ore il sindaco Simone Pugnaloni l’ha annunciato pubblicamente. L’esposizione sarà tutta made in New York e occuperà gli spazi dal 28 marzo al 27 settembre 2020.
«Dopo il successo dell’esposizione dedicata a Banksy, la street art torna a Osimo con una grande mostra dedicata a una leggenda dell’arte contemporanea, l’artista statunitense Keith Haring, del quale proprio quest’anno ricorrono i trent’anni dalla scomparsa – ha detto -. La mostra non vuole soltanto analizzare le origini di un movimento spontaneo che, da oltre quarant’anni, anima pareti, strade, edifici e ogni superficie, ma anche chiarire e tracciare una linea di demarcazione tra la cultura del graffitismo e la dimensione più ampia della street art. Ne parleremo insieme giovedì 6 febbraio nella sala Vivarini in conferenza con Pietro Folena dell’associazione Metamorfosi e con il curatore Gianluca Marziani».
L’Amministrazione comunale, per la realizzazione della mostra, vuole avvalersi anche in questa occasione della preziosa collaborazione della Fondazione Don Carlo Grillantini, dell’Istituto Campana per l’istruzione permanente e dell’associazione culturale Metamorfosi appunto. Le mostre d’arte che sono state promosse e organizzate dal Comune nel corso degli ultimi cinque anni a Palazzo hanno reso la città di Osimo un’importante e riconosciuta sede espositiva nel panorama culturale regionale. “Da Rubens a Maratta” (2014), “Lotto, Artemisia, Guercino. Le Stanze segrete di Vittorio Sgarbi” (2016), “Capolavori Sibillini. L’arte dei luoghi feriti dal sisma” (2017), “Giorgio de Chirico e la Neometafisica” (2018), “From the street to the Museum. Works of the artist known as Banksy” (2019) si sono rivelate uno strumento di promozione turistica molto efficace, contribuendo anche a rafforzare l’offerta culturale e turistica della città con ricadute positive sul territorio e sugli esercizi commerciali che offrono beni e servizi ai visitatori».
Le opere di Haring hanno uno stile immediato e sono popolate da personaggi stilizzati e bidimensionali, omini, bambini, cani, angeli, mostri, televisori, computer, figure di cartoon e piramidi. Sono caratterizzati da colori molto vividi e accattivanti che ricordano quelli usati dalla grafica pubblicitaria. La sua iconografia veicola messaggi semplici, chiari, che riguardano diversi temi scottanti, tra cui il capitalismo, il razzismo, l’ingiustizia sociale, l’apartheid, il riarmo nucleare, la droga e l’Aids, non mancando di affrontare anche argomenti più gioiosi. Rispetto all’esposizione del 2017 svoltasi a Firenze, a palazzo Medici Riccardi, e a Cagliari nel 2019, data anche la ricorrenza nel 2020 del trentennale della scomparsa dell’artista, la mostra sarà arricchita con ulteriori dieci opere.
La già annunciata e attesissima mostra di Van Gogh invece arriverà a Osimo ma sarà allestita nel 2022. «Per portare un così grande artista in città ci vuole tempo, entro il mandato lo potremo ammirare», ha detto il sindaco.