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Osimo, Centro Fonte Magna: i familiari dei disabili ospiti chiedono i vaccini

Le famiglie si sono incontrate online con l’assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni, alla quale hanno presentato la loro preoccupazione, visti i ritardi con cui stanno avvenendo le vaccinazioni

La riunione con l'assessore
La riunione con l'assessore

OSIMO – Chiedono di vaccinare i disabili i famigliari degli ospiti del Centro socio-sanitario educativo riabilitativo semiresidenziale Fonte Magna di Osimo e rivolgono l’appello alla Regione Marche. Giovedì 4 marzo i familiari si sono incontrati con l’assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni alla quale hanno rappresentato la loro preoccupazione visti i ritardi con cui stanno avvenendo le vaccinazioni.

«È necessario indicare fin da subito un calendario vaccinale per i disabili perché sono tra le categorie di soggetti più vulnerabili – è l’invito dei familiari, dell’assessore e del sindaco Pugnaloni al presidente della Regione Acquaroli e all’assessore regionale alla Sanità Saltamartini -. I disabili rappresentano le categorie più esposte al contagio per la difficoltà nell’uso dei dispositivi di protezione individuali e nel rispetto del distanziamento e il rischio di contagio e di propagazione del virus è altissimo. È necessario che arrivino comunicazioni certe nel piano programmatico vaccinale perché la mancata comunicazione è motivo di ansia e forte preoccupazione per le famiglie».

«Se i nostri disabili dovessero contrarre il virus avranno come unico sostegno quello dei genitori ma anche noi siamo a forte rischio perché ormai non siamo più giovani – sono le parole di sconforto delle famiglie -. Allo stesso tempo occorre che anche il personale del centro che assiste i disabili sia vaccinato».

Il Centro socio-sanitario semiresidenziale Fonte Magna ospita 12 soggetti con patologie e disabilità diverse. Già lo scorso anno, appena la diffusione della pandemia si era allentata, l’amministrazione comunale assieme all’azienda speciale Asso, aveva provveduto immediatamente a riaprire il servizio garantendo tutte le misure necessarie di sicurezza per evitare il contagio. Si era voluto andare incontro alle famiglie che per mesi avevano dovuto trattenere i loro parenti disabili in casa. Attualmente alcune famiglie impaurite hanno i loro figli a casa e non fanno frequentare il centro. Per questo anche l’assessore richiede da subito la vaccinazione. Le famiglie sono esauste. Altre famiglie hanno richiesto il servizio a domicilio che è stato assicurato, alcune fanno frequentare ai loro parenti disabili il centro diurno.

«È necessario che i disabili riprendano presso il centro l’attività educativa-riabilitativa per non interrompere il percorso di crescita e di inclusione sociale e le famiglie trovino sollievo da un servizio che si connota da sempre di alta qualità e professionalità – chiude Andreoni -. Vogliamo avere la speranza che il Governo regionale si faccia carico della richiesta, comprenda la necessità di dare comunicazioni riguardo i tempi e la modalità con cui avverrà la vaccinazione per i disabili, i loro familiari e gli operatori. Siamo anche convinti che, nell’ottica di bloccare la pandemia laddove questa abbia forte possibilità di propagarsi e, allo stesso tempo, di garantire il diritto alla salute anche dei soggetti più fragili, come appunto i disabili, il nostro pensiero sia pienamente abbracciato dalla Regione in modo da accogliere ed attuare in tempi brevi quanto richiesto».