Attualità

“Ci sto? Affare fatica!”, il Comune di Osimo chiama i ragazzi a “ripulire” la città

L'amministrazione comunale investe sui giovani con un progetto che, spiega il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni «educa le giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del proprio territorio fornendo loro l'occasione di sentirsene responsabili»

OSIMO – Il Comune di Osimo ha aderito al progetto “Ci sto? Affare fatica!” che chiama i ragazzi a svolgere lavori di tinteggiatura e sistemazione dei giochi e di altri beni dei parchi pubblici. Sono aperte da lunedì 20 luglio le iscrizioni per i giovani, dai 16 ai 21 anni, che con la guida di tutor saranno impegnati in quelle azioni di cittadinanza attiva del progetto, di durata biennale, finanziato dalla Regione Marche e coordinato dal Csv Marche (Centro servizi per il volontariato). I ragazzi, che cominceranno le attività da lunedì 27 luglio, al termine di ogni settimana saranno ricompensati con “buoni fatica” del valore di 50 euro spendibili nei negozi convenzionati.

«Con una proposta originale per il giovanissimo target, il percorso racchiude in sé più temi: lo scambio intergenerazionale, il valore della fatica profusa e il suo riconoscimento, un investimento educativo sul tempo estivo, la dimensione del gruppo, con attività importanti, che mettono al centro le relazioni tra pari, affiancati da adulti – spiega il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni -. Poi la cura e la tutela dei beni comuni, educando le giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del proprio territorio fornendo loro l’occasione di sentirsene responsabili. Lo scopo insomma è riempire di significato l’estate dei ragazzi e questa esperienza sarà via via raccontata attraverso la pagina Facebook e il profilo Instagram. Le mansioni assegnate si svolgeranno prevalentemente all’aria aperta e nel rispetto delle misure per la sicurezza sanitaria (mascherine, distanziamento, igienizzazione mani, sanificazione oggetti e spazi), in ottemperanza alle Linee guida per la gestione in sicurezza di attività per bambini e adolescenti emanate dal Dipartimento politiche per la famiglia».