OSIMO – Continuano a salire i contagi nelle principali città della Valmusone. Osimo tocca probabilmente il picco dell’ultimo periodo con 840 persone in quarantena e 740 positivi. Castelfidardo segue la città capofila della Valmusone con 304 contagiati e in 330 in quarantena e Loreto 231 in quarantena e 206 positivi.
Le vaccinazioni ai bambini
Nei primi quattro giorni del 2022 sono stati 232, nelle Marche, i nuovi contagi da Covid nella fascia d’età 6-10 anni. Nello stesso tempo il report ministeriale sulle vaccinazioni indica come in regione quelle inerenti alla fascia d’età 5-11 anni, iniziate lo scorso 16 dicembre, sono quattromila e 356 su una platea potenziale di 89mila e 763 bambini, il 4,85 per cento del totale. C’è un problema di fondo, secondo il pediatra osimano Giuseppe Cicione, segretario provinciale Federazione italiana medici pediatri (Fimp).
«Il problema di fondo non è che mancano i medici vaccinatori per somministrare le dosi ai bambini. Noi ci siamo e abbiamo aderito in maniera massiccia, è che siamo soli, senza un personale amministrativo che ci dia una mano per l’inserimento dei dati ad esempio e una struttura di supporto – dice il medico -. Non chiediamo più risorse economiche per noi ma una logistica che ci permetta di farne anche di più di vaccini. Lancio un appello ai volontari anzi, della Protezione civile e non solo, che ci diano una mano sia a livello amministrativo che di accoglienza alla palazzina 8 del Crass, l’ho già chiesto ai vertici dell’azienda. Oltretutto quello spazio è troppo piccolo, chi arriva resta fuori al freddo e sotto la pioggia, serve un gazebo».
La vaccinazione ai piccoli è stata affidata ai pediatri di libera scelta e nel giro di poco l’organizzazione è stata data al distretto: «I pediatri nel distretto di Ancona sono 30, titolari 28, e hanno dato adesione in 25. Con il direttore del distretto abbiamo iniziato un’avventura in quello che è chiamato impropriamente hub vaccinale, proprio perché non è presente una struttura di supporto. I pediatri coinvolti sono in attività quattro giorni alla settimana, il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 19, e il sabato tutto il giorno». I pediatri, alcuni dei quali vengono a lavorare anche se non sono di turno, sono soli. Il distretto ha messo a disposizione solo un infermiere che prepara le dosi.
«Siamo partiti il 21 dicembre e facendo i massimi sforzi un pediatra in un’ora non è riuscito a somministrare più di sei vaccini perché non è solo il “piccotto”, deve inserire i dati al computer, fare l’anamnesi, la valutazione clinica, deve somministrare la dose e poi rilasciare una certificazione. Gli occorrono almeno dieci minuti. Siamo partiti quel giorno con 48 vaccini con due pediatri. Poi il 23 siamo passati a 60 vaccini con tre pediatri. La gente veniva anche se non aveva prenotato e siamo riusciti a garantire anche quelli. Invito però a non farlo per non sovraccaricare. Questa settimana in una sera siamo arrivati a cento in quattro ore, una cifra che però non può ripetersi perché tra tre settimane dovremmo rifarli tutti».
L’attività di screening per i ragazzi a Osimo
A ritmo serrato e in perfetto ordine intanto si è svolta dalle prime ore di ieri (7 gennaio) l’attività di screening con tamponi per gli studenti di elementari e medie della Valmusone al Palabaldinelli di Osimo, riallestito, a un anno esatto, per la stessa attività che aveva interessato però tutta la popolazione. Sono stati 531 i ragazzi che si sono sottoposti a tampone e 33 quelli che sono risultati positivi e che quindi non potranno tornare sui banchi di scuola dopo le festività natalizie. L’attività si è chiusa attorno alle 15. Presente anche il sindaco Simone Pugnaloni con l’assessore ai Lavori pubblici Flavio Cardinali per la verifica del corretto svolgimento delle procedure:
«Un ringraziamento alla Regione Marche ed all’Asur per aver accettato la disponibilità del Palabaldinelli – ha commentato il primo cittadino -. Un ringraziamento speciale a tutto il volontariato osimano per aver accettato di collaborare con il personale sanitario, allo staff medico per il prezioso contributo che in un giorno di festa ha deciso di mettere a disposizione della popolazione studentesca della Valmusone, alla Osimo servizi, all’Astea, all’ufficio tecnico del Comune per aver messo a disposizione le proprie professionalità per l’organizzazione di questa iniziativa a tutela della salute della nostra comunità».