Attualità

Coronavirus, a Osimo una mascherina ad ogni famiglia

L’annuncio del sindaco Pugnaloni in diretta facebook. Il costo sarà supportato da Comune e Astea, il 25 per cento donato dall’azienda produttrice la Galassi snc di Osimo stazione

Il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni nel corso della diretta facebook

OSIMO – Dopo le tante lamentele per la penuria di mascherine protettive, ormai praticamente introvabili, alcune aziende del territorio hanno riconvertito la propria attività per iniziare a produrle. Tra loro anche la Galassi snc di Osimo Stazione che in partnership con il Comune di Osimo e l’Astea ha realizzato 12 mila mascherine in microfibra, da distribuire alle famiglie osimane.

«A partire dalla settimana prossima le mascherine arriveranno in tutte le case degli osimani – annuncia il sindaco Simone Pugnaloni, in diretta facebook direttamente dalla sede dell’azienda Galassi –. Ne distribuiremo una per ogni famiglia, attraverso gli operatori Astea che svolgono il servizio della nettezza urbana. Queste mascherine sono ad uso privato e non professionale, ma possono essere una valida protezione per i cittadini che escono per andare in farmacia o al supermercato. Il costo sarà a carico per il 75% del Comune e di Astea, mentre il restante 25 per cento sarà a carico dell’azienda produttrice come donazione alla città».

L’azienda Galassi realizza da anni diversi prodotti in microfibra. «Si tratta di un materiale molto performante e sappiamo gestirlo al meglio – spiega il titolare Renzo Galassi – . L’idea è di utilizzarlo ora per realizzare una mascherina che produca una barriera efficace contro il virus. Abbiamo aumentato la performance della microfibra già elevata con uno strato siliconico. Il materiale è certificato Eco tex, può ovviamente stare a contatto con la pelle ed è stato ammorbidito come si usa per indumenti intimi. È adattabile al viso, può essere lavata e riutilizzata dopo averla asciugata al meglio per ridurre il più possibile la carica batterica, almeno per mezz’ora alla massima temperatura. Ho deciso di realizzarle ad un prezzo estremamente popolare, ma avendo una finalità sociale ho pensato che dovevo fare di più, così 3.000 mascherine (il 25 per cento, ndr) verranno donate dall’azienda alla città».