CASTELFIDARDO – Sono gravi le criticità rilevate all’ospedale di comunità di Castelfidardo, sostiene Andrea Marconi, assessore alla Sanità e alle Politiche sociali.
«I problemi li avevamo anche esposti al governatore delle Marche un paio di settimane fa senza a tutt’oggi aver ricevuto risposte – dice, riservandosi di elencarne una per una -. Da febbraio un operatore addetto al centralino-portineria è in malattia e non è stato sostituito, di conseguenza capita spesso che alcuni turni vengano lasciati incredibilmente vuoti. Questo comporta un grave rischio alla sicurezza dell’intero ospedale, considerando che all’interno dello stesso sono posizionati gli allarmi antincendio, gas medicali e gli ascensori, e gravi disagi agli utenti che avessero bisogno di informazioni sia dirette che al telefono. Il servizio Umee poi ha sospeso le valutazioni dsa, disturbo specifico dell’apprendimento, per la mancanza della valutazione della logopedista, assente da circa due anni e non sostituita. Risultano più di 40 bambini in lista di attesa, spesso chi se lo può permettere è costretto a rivolgersi al privato con un oneroso esborso economico (circa 250-300 euro). Il personale del servizio non ha risposte da dare agli utenti in merito a una ripresa dell’attività di questo servizio».
L’assessore Marconi aggiunge altro: «Agli sportelli front office sono in atto chiusure sempre più frequenti dei servizi erogati (cup, cassa e ufficio anagrafe) dovute alle assenze del personale inviato circa due volte a settimana a lavorare ai poliambulatori di Osimo. Non è accettabile che per sopperire a disagi in altre sedi si vengano a creare le stesse condizioni a Castelfidardo. Da ottobre poi una dipendente è in malattia, non rientrerà probabilmente prima di gennaio e questo comporta ulteriori chiusure degli sportelli e file interminabili con utenti esasperati. Il servizio di fisioterapia, da ultimo ma non da meno, ormai tempo fa ha chiuso le prenotazioni per terapie programmate, garantiscono solo le urgenze. Anche qui il problema è il personale che è passato da tre a due fisioterapisti in servizio. Tale situazione costringe persone soprattutto anziane a rinunciare a terapie fisioterapiche e chi se lo può permettere a rivolgersi al privato».
Da lunedì 13 novembre lo sportello prenotazioni cup in particolare è chiuso a tutti gli effetti. Si prenotano solo le urgenze. Da questa settimana è possibile fissare appuntamenti telefonicamente al numero verde oppure recarsi nei centri prenotazione dei Comuni vicini. Un disservizio grave, soprattutto per gli anziani, che si è venuto a verificare a danno di tutta la comunità. «Finalmente ci sono riusciti a chiudere definitivamente lo sportello di Castelfidardo per le prenotazioni. Adesso i cittadini fidardensi per prenotare devono andare a Camerano, Osimo e Loreto – ironizza Amorino Carestia della “Sinistra unita” in un volantino distribuito anche all’ingresso della struttura sanitaria -. Grazie direttore generale dell’Asur Maurizio Bevilacqua, grazie governatore Luca Ceriscioli. Per fortuna che il sindaco Roberto Ascani si era incontrato con la Regione nelle scorse settimane per potenziare il servizio».