Attualità

Filottrano, 38enne accoltella il cugino

I carabinieri sono intervenuti nella sua abitazione. Inoltre, è stato arrestato a Loreto un 31enne già noto alle forze dell'ordine di Morro D'Alba

VALMUSONE – I carabinieri sono intervenuti in un’abitazione di Filottrano stanotte, 7 agosto, verso l’1.30 per una lite divampata tra un uomo e un parente. All’arrivo i militari hanno trovato K.M., 45 anni, marocchino: quest’ultimo ha riferito di essere stato aggredito dal cugino convivente che, armato di coltello, gli aveva procurato una ferita al capo. L’autore del gesto, N.A., 38enne marocchino, è stato rintracciato poco dopo nei pressi di un bar del luogo e sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di un coltello da cucina della lunghezza di 21 centimetri, subito sequestrato. Di conseguenza a carico del fermato e autore dell’aggressione è scattata la denuncia a piede libero per porto illegale di armi o oggetti atti ad offendere.

Si sono mossi invece dopo la chiamata del parroco per un furto con scasso di una cassetta delle offerte nella chiesa Collegiata di Santo Stefano di Castelfidardo. Le indagini espletate dai carabinieri hanno consentito di raccogliere indizi, confermati anche dalle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza comunali, a carico di un tossicodipendente che lo scorso 13 giugno aveva forzato una cassetta asportando cento euro. Denunciato per furto aggravato il pluripregiudicato fidardense B.A., 41 anni.

Denunciato per violazione al foglio di via obbligatorio M.C., 45enne residente a Castelfidardo, che è stato notato dai militari operanti in servizio di vigilanza e pattuglia a piedi aggirarsi con fare sospetto tra i turisti nei pressi dell’ingresso della basilica della Santa Casa di Loreto. L’uomo, alla vista dei carabinieri, ha tentato di confondersi tra alcuni turisti ma invano. Dagli accertamenti eseguiti sul posto e tramite la Centrale operativa della Compagnia di Osimo, l’uomo risultava gravato dalla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno per tre anni dal Comune di Loreto emesso dalla Questura di Ancona e notificato il 15 aprile dell’anno scorso, che tuttavia aveva violato. Al pluripregiudicato è stato ordinato di fare rientro nel proprio luogo di residenza e a suo carico è scattata la denuncia a piede libero.

Tratto in arresto in esecuzione del decreto di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia in carcere emessa dal gip del tribunale di Fermo del 3 agosto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il pregiudicato Z. M., marocchino di 39 anni sottoposto agli arresti domiciliari a Castelfidardo. Gli era vietato comunicare con persone diverse dalle conviventi da appena tre settimane ma era riuscito a violarlo in due diverse occasioni: il 16 luglio, trovato in compagnia di persone non conviventi, e il 28, arrestato in flagranza di reato per evasione dai militari dell’Aliquota radiomobile osimana mentre era intenzionato ad allontanarsi in auto per recarsi in Trodica di Morrovalle e raggiungere la propria compagna per poter trascorrere un weekend romantico insieme. Il gip del tribunale di Fermo, a seguito delle informative e denuncia inoltrate dai carabinieri di Castelfidardo, ha emesso il provvedimento di revoca della misura degli arresti domiciliari disponendo la custodia nel carcere di Montacuto.

Arrestato in esecuzione del decreto di sospensione di ordine di carcerazione e ripristino emesso il 28 luglio dall’ufficio esecuzioni penali della Corte d’Appello di Ancona, per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, il pregiudicato B.F., 31enne di Morro d’Alba. E’ stato controllato dalla pattuglia di turno mentre si aggirava a piedi e con fare sospetto all’interno del parcheggio adiacente il centro commerciale “Oasi” di via Pizzardeto a Loreto. Dall’interrogazione alla banca dati di Polizia, l’uomo risultava essere ricercato in stato di irreperibilità per tutto il territorio nazionale. Dopo la notifica del provvedimento, dovrà espiare la condanna definitiva di otto mesi di reclusione in carcere per il reato commesso a Jesi nel marzo 2012.

E’ scattata la denuncia per guida in stato di ebrezza alcolica nei confronti di G.G., operaio 33enne di Montefano: fermato e controllato a un posto di blocco lungo la stessa via loretana alla guida della propria Fiat Marea, sottoposto all’accertamento etilometrico è risultato positivo per 1,15 grammi di alcol per litro di sangue.