Attualità

Villa Musone, arrestato istruttore di tennis insospettabile pusher

L'uomo è stato trovato con 35 grammi di cocaina pronti allo spaccio. Altre due le denunce per possesso di droga e altrettante per furto

carabinieri-gazzella
Carabinieri

LORETO e CASTELFIDARDO – È stato fermato a Villa Musone di Recanati a bordo della sua Golf in sosta sul margine della strada, probabilmente in attesa di un incontro. Alla vista dei militari ha assunto un atteggiamento sospetto mentre tentava di nascondere una bustina in cellophane chiusa con del nastro isolante nero contenente un grammo di cocaina pronta allo spaccio, custodita all’interno del posacenere dell’auto con 400 euro. I militari del Norm ieri sera, 4 giugno, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti per M.M., fidardense di 48 anni, istruttore di tennis in un noto centro sportivo di Recanati, insospettabile pusher e trafficante al dettaglio di cocaina che operava a Villa Musone, a cavallo tra Recanati e Loreto, ma con clienti individuati soprattutto nel comune di Recanati.

È stato sottoposto a perquisizione sul posto, veicolare e personale estesa anche alla propria abitazione di Castelfidardo: aveva altri 34 grammi di cocaina preconfezionata in 18 involucri simili a quello rinvenuto nell’auto e mille e 350 euro in contanti, occultati nell’armadio della camera da letto, provento di spaccio con vario materiale per il confezionamento e la pesatura, tutto sottoposto a sequestro. L’uomo sfruttava la sue attività e le conoscenze sportive riuscendo a organizzare una propria rete di spaccio: era ritenuto il pusher di giovani rampolli recanatesi, in corso di identificazione. Alle 11.30 di oggi, 5 giugno, nel corso della direttissima al tribunale di Ancona, è stato convalidato l’arresto e su richiesta del legale di parte, considerato il fatto che era incensurato, è stato concesso il patteggiamento con condanna di due mesi e 20 giorni di reclusione e una multa di 533 euro, disponendone la liberazione.

Segnalati per detenzione illegale per uso personale di sostanza stupefacente due giovani di origini tunisine, B.H.M. e Z.M., entrambi di 28 anni residenti a Porto Recanati. Sono stati sorpresi ieri su una Bmw serie 1 in sosta all’interno del parcheggio del supermercato Lidl di Loreto, intenti ad assumere eroina. Perquisiti sul posto i due hanno asserito di essere tossicodipendenti e che la droga serviva per il proprio fabbisogno personale, rifiutandosi di fornire ulteriori informazioni ai carabinieri.

Denunciato per guida in stato di ebrezza alcolica in orario notturno M.A.A., studente 28enne che nella tarda serata di ieri guidava ubriaco una Mercedes classe A lungo la statale 16 a Osimo: era positivo all’accertamento etilometrico per 0,71 grammi per litro.

Caccia anche ai ladri in Valmusone: nel pomeriggio di ieri, i militari hanno arrestato in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso il 25 maggio dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura del tribunale di Pesaro, 39enne di origini napoletane, F.M, già noto alle forze dell’ordine. Dopo un servizio di appostamento è stato ammanettato fuori dal portone di casa. Dovrà espiare a Montacuto la condanna definitiva a un anno, tre mesi e 29 giorni di reclusione per furto pluriaggravato in concorso commesso a Pesaro il 2 agosto scorso.

Denunciato a Loreto, sempre per furto, H.X., albanese di 25 anni fermato ieri all’uscita del Simply di via Buffolareccia mentre erano intento ad allontanarsi in fretta dopo aver asportato dagli scaffali dell’esercizio commerciale articoli vari per l’igiene personale e generi alimentari nascondendoli nel suo zainetto. La merce sottratta, per un valore totale di 150 euro, è stata recuperata e restituita al titolare del negozio. A suo carico i militari hanno anche redatto alla Questura una proposta per il foglio di via di tre anni dal Comune di Loreto.

Violazione al foglio di via obbligatorio è il capo di imputazione che pesa su un giovane nigeriano, S.W., di 38 anni residente a Macerata, denunciato perché si aggirava vicino alla basilica della Santa Casa di Loreto nonostante nel 2015 la Questura di Ancona avesse emesso nei suoi confronti il foglio di via dal Comune per tre anni.