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Didattica e scuola, il sindaco di Osimo pensa al futuro: «Per settembre tutti in classe»

Il primo cittadino Simone Pugnaloni lancia un appello allo Stato per avere fondi necessari per poter usare palestre e spazi liberi all'interno dei plessi. Si sono riunite intante le consulte del sociale

Le consulte riunite
Le consulte riunite

OSIMO – La fase 2 dell’emergenza Coronavirus è iniziata e il pensiero del sindaco Simone Pugnaloni è rivolto al mondo della scuola: «Per settembre l’impegno è far tornare tutti in classe. La didattica a distanza deve essere solo l’ultima delle ipotesi, ci sono tante altre soluzioni prima (l’utilizzo di palestre ed altri spazi liberi da individuare all’interno di ciascun plesso scolastico ad esempio). Servono risorse dallo Stato immediate però – dice il primo cittadino -. Dopo i bonus spesa alle famiglie, un sostegno concreto che può arrivare immediatamente ai Comuni dallo Stato sono finanziamenti a fondo perduto per acquistare tensostrutture riscaldate ed utilizzabili per la didattica 2020-2021. L’istruzione, dunque il futuro capitale umano, è il fulcro dello sviluppo economico del Paese, crea valore. Per settembre dovrà subito risolversi il problema del distanziamento sociale da alunno ad alunno, ci vorranno il doppio degli spazi. Lo Stato deve aiutarci subito, liberando risorse immediate. Quattro mesi sono pochi per progettare, acquistare e montare, dobbiamo accelerare».

Si sono riunite intanto in videoconferenza le consulte del sociale del Comune di Osimo, Sociale e istruzione, Famiglia, Anziani e Immigrati. Presenti tutti i presidenti: Eraldo Bevilacqua, Michela Salerni, Lacopo Bellaspiga e Jelic Mladenka con l’assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni, il consigliere comunale Achille Ginnetti e molti componenti rappresentanti le organizzazioni sindacali e le associazioni di volontariato: «Una bella e costruttiva riunione dove sono emerse le numerose azioni messe in campo per fronteggiare l’emergenza Covid-19 sia del terzo settore che anche istituzionali. Tra queste: aiuto compilazioni modulo per la richiesta dei buoni spesa, consulenza telefonica familiare, consegna spesa e farmaci a domicilio anche a malati Covid e familiari in quarantena», consegna a domicilio buoni spesa, spiega Andreoni.

Alcuni esempi: all’emporio solidale gestito dalla Caritas le richieste di spesa sono aumentate in un mese da 80 a 130, sostegno, su segnalazione della comunità islamica, a coloro che avevano un visto turistico e che sono rimasti bloccati in Itali sprovvisti di ogni cosa, e aiuto per la didattica a distanza alle famiglie che ne avevano bisogno anche per la semplice compilazione di richiesta sussidi tecnologici non posseduti dalle famiglie. Per la scuola l’insegnante Accorroni ha messo in evidenza che nel suo istituto sono stati consegnati agli studenti circa 100 tablet, così come è avvenuto negli altri. Avviate collaborazioni inoltre con i Servizi sociali per la compagnia telefonica alle persone sole.

L’assessore per quanto riguarda il Comune ha evidenziato il grande lavoro svolto per la distribuzione dei buoni spesa, le misure adottate di sospensione dei pagamenti dei servizi a domanda individuale, oltre al posticipo delle scadenze delle tasse comunali e la sospensione del pagamento dei parcheggi. Si è poi parlato della ripartenza dei servizi ai minori e ai disabili e delle problematiche connesse alla ripresa del lavoro oggi, lunedì 4 maggio, delle difficoltà della convivenza all’interno delle famiglie con rapporti difficili tra coniugi, della richiesta del pagamento delle bollette e di quella di contributo da parte delle famiglie. Temi e suggerimenti che impegneranno l’assessore ai Servizi sociali e l’amministrazione tutta nei prossimi giorni per dare risposte ai bisogni emergenti. Tutti hanno messo in evidenza la grande solidarietà che è scattata in questo periodo con donazioni di ogni tipo compresi i pasti dei ristoranti donati a domicilio e le pizze, anche queste consegnate a domicilio su iniziativa della Aeopc Val.co Marche.