Attualità

Osimo, donati 250 pacchi alla Caritas. Pronti quelli per l’Epifania

C’è chi ha impacchettato un giocattolo oppure un indumento. La responsabile dell’ente cittadino Donatella Crocianelli: «Siamo davvero soddisfatti»

I pacchi dono
I pacchi dono

OSIMO – C’è chi ha impacchettato un giocattolo, un indumento o un prodotto indirizzato ai meno fortunati e così oltre 250 pacchi dono sono stati lasciati in queste ore all’Emporio della solidarietà di Osimo per le famiglie in difficoltà anche per l’emergenza sanitaria. Di recente si è svolto un incontro con il direttore della Caritas, la responsabile della Caritas di Osimo Donatella Crocianelli, il sindaco Simone Pugnaloni e l’assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni per fare il punto a fine anno e pianificare gli interventi per il futuro. «C’è stata una grande risposta da parte di tanti – ha confermato Crocianelli -. Siamo davvero soddisfatti. Ci sono tanti pacchi pronti anche per l’Epifania. L’emergenza sanitaria purtroppo ha provocato grandi cambiamenti.

Il 2020 è stato davvero un anno difficile su diversi fronti». «È intensa la collaborazione con l’assessorato ai Servizi Sociali, l’amministrazione comunale e le assistenti sociali. Questo ha permesso di indirizzare le azioni di sostegno in modo coordinato evitando che fossero elargiti aiuti alle stesse persone – ha aggiunto l’assessore e vicesindaco Andreoni -. Un tempo chi aveva bisogno di aiuto spesso si rivolgeva sia ai Servizi sociali che alla Caritas. Ora questo non avviene più poiché si lavora, appunto, in modo coordinato».

La Polizia nella Rsa

Anche il grande cuore della Polizia locale di Castelfidardo batte, soprattutto, a Natale. Una delegazione guidata dal comandante Paolo Tondini ha consegnato di recente al dottor Giuseppino Conti, coordinatore della Rsa di Castelfidardo, una busta contenente le ricariche per le schede sim che alimentano la connettività dei tablet tramite i quali gli ospiti della struttura possono vedere e salutare da remoto i propri familiari tramite videochiamata in questo periodo di distanziamento sociale. «Anziché scambiarci doni l’un altro, abbiamo preferito compiere questo piccolo gesto a nome e per conto dei componenti di tutto il Corpo di Polizia locale per far comprendere la vicinanza delle forze dell’ordine nei confronti della popolazione più fragile», ha spiegato il comandante Tondini.