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Osimo, dopo anni arriva l’ok per le vasche di espansione

Si tratta di un investimento di 6 milioni di euro per la costruzione di tre vasche che permetteranno di far ripartire l'edilizia, riducendo in larga parte i vincoli del Piano di assetto idrogeologico

L'alluvione a Passatempo di Osimo nel 2014

OSIMO – Ci saranno i mezzi in azione sui fossi Scaricalasino a Osimo e Vallone di Offagna, entro il 2020, per realizzare le tanto richieste vasche di espansione.
«Sono uscito dalla sede del Consorzio di bonifica Marche alla presenza dei dirigenti regionali che mi hanno presentato il progetto esecutivo delle vasche di espansione post alluvione del 2006», ha detto ieri, 24 luglio, il sindaco Simone Pugnaloni. «Un impegno lungo, duro, costante ma concreto, fatto di incontri, di scontri, sempre sui temi concreti».
Si tratta di un investimento di 6 milioni di euro per la costruzione di tre vasche che permetteranno di far ripartire l’edilizia riducendo in larga parte i vincoli del Piano di assetto idrogeologico.

«Ampliamenti, nuove costruzioni che per 15 anni non erano possibili diverranno praticabili – continua Pugnaloni -. In questo momento il mio pensiero va a tutte quelle famiglie ed imprese che spesso sono venute da me a chiedere come poter sbloccare la situazione a Osimo Stazione e a San Biagio e da primo cittadino mi toccava sempre rispondere negativamente».

Una questione annosa che quasi a ogni forte pioggia, anche quest’estate, salta fuori con tutta la rabbia dei cittadini costretti a far fronte alle conseguenze. In appalto ci sono anche opere complementari che riguardano l’ampliamento del fosso Scaricalasino, appunto fino alla confluenza con l’Aspio, per un milione e 200 mila euro che hanno compiuto il loro iter autorizzativo e che andranno in gara in tempi brevi.