OSIMO – Ebam, Ente Bilaterale Artigianato Marche, è il contenitore ed esecutore delle istanze e quindi degli accordi fra le parti sociali.
La presenza di illustri relatori all’appuntamento sul tema “Un patto per il lavoro nelle Marche. Imprese-Territorio” fissato per venerdì 21 ottobre alle ore 15 al G Hotel di Osimo con la partecipazione aperta al pubblico «vuole creare – dice il presidente Riccardo Battisti che introdurrà i temi discussi con gli ospiti e relatori con il vicepresidente Daniele Boccetti – l’opportunità per affrontare il tema del lavoro nelle nostre imprese sapendo che l’impresa artigiana e complessivamente tutte le piccole e medie imprese, fondano la loro esistenza in primo luogo sul saper fare, quindi sul lavoro».
Siamo di fronte a un momento molto critico perché il sistema artigiano marchigiano così come quello nazionale, stava recuperando le performance pre-pandemiche prima di essere colpito dal ciclone del caro bollette determinato dall’aggressione della Russia all’Ucraina e, in una fetta cospicua del nostro territorio, anche dall’alluvione del 15-16 settembre che ha fermato speriamo temporaneamente quasi 1.000 imprese
Gli indicatori economici che saranno alla base della riflessione e le proiezioni circa l’incidenza dei costi per l’energia sui bilanci aziendali e sul potere d’acquisto dei lavoratori evidenziano che si va verso una stagione molto preoccupante ma che riafferma l’importanza della bilateralità, di cui l’Ebam è un esempio virtuoso, per aver saputo tracciare la strada e dare visione strategica, per affrontare e offrire la giusta rappresentanza a una realtà che,, fino agli anni ‘90 era considerata marginale.
«Le riflessioni che scaturiranno dagli interventi del magnifico rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori sul ruolo dell’università, del presidente dell’ISTAO Mario Baldassarri sull’alta formazione e del professor Tito Boeri sul futuro che attende il nostro sistema sociale ed economico – aggiunge Battisti – potranno servire quali contributi ad un’azione nei confronti del territorio, delle istituzioni e degli attori sociali ed economici».
«Al prof. Boeri, economista – conclude il vicepresidente Boccetti – chiederemo di aiutarci a definire una strategia per il lavoro, un “patto tra produttori” che tenga conto delle difficoltà attuali “e di quelle di prospettiva” tenendo anche a mente i problemi dei lavoratori alle prese con una rivalutazione dei salari insufficiente e un’inflazione che viaggia a ritmi preoccupanti».
«La bilateralità è un elemento della contrattazione collettiva ma assieme è anche uno strumento che può contribuire a creare politiche di sviluppo sul territorio – conclude Cinzia Marincioni, Direttrice di Ebam. Nella lunga tradizione dell’artigianato può essere un esempio con il quale le rappresentanze sociali ed economiche, titolari della concertazione possono rafforzare ed estendere iniziative originali e funzionanti». «Il Patto per il Lavoro evocato nel titolo del nostro incontro può essere l’edificio e la bilateralità artigiana un solido mattone».