«Abbiamo notato un incremento di italiani, osimani. Oltre a qualche extracomunitario che di mattina notiamo fare l’elemosina per le vie del centro e poi si rivolge a noi, ci sono più concittadini che arrivano qui a pranzo. Adesso ce ne sono sei. Se sono soli mangiano qui, se si tratta di nuclei familiari invece confezioniamo i pacchi, tutti i giorni, esclusi i festivi».
«Il Comune ci manda tre persone al mese per quindici giorni e ci assicura tre euro a pasto. Siamo sei volontari, da soli riusciamo a fare tutto».
«Dai 30 ai 40. Ogni giorno all’ora di pranzo ci affacciamo dalla finestra per vedere quante persone arrivano, ci organizziamo anche all’ultimo minuto. Ci sono persone che non hanno più nemmeno una casa. Sono uomini tra i 40 e i 55 anni che hanno perso il lavoro qui intorno, magari l’azienda ha chiuso o ha ridotto il personale. Le situazioni ce le segnalano i servizi sociali».
Collaborate anche con la Caritas?
«La Caritas manda qui le persone con il buono pasto. Anche le parrocchie. Noi accogliamo chiunque abbia fame, siamo l’unica mensa del povero in città».
Anche quest’anno avete organizzato il pranzo di Natale con i poveri?
«Certamente. Il centro ha organizzato il pranzo con i poveri per venerdì 22 mentre l’amministrazione di Osimo ha organizzato quest’anno la “Cena natalizia di solidarietà con l’amministrazione comunale” aperta a chiunque voglia partecipare sapendo che parte del ricavato sarà devoluto all’acquisto di pacchi alimentari destinati alle famiglie indigenti del posto. La serata-evento si terrà nel salone della Misericordia sempre venerdì».