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Esternalizzazione dei servizi alla Asso, a Osimo scende in campo la Cgil

Ufficialmente dal primo aprile scorso le otto dipendenti comunali di Osimo dell'asilo “Colfiorito” e della biblioteca sono state trasferite alla partecipata Asso, dando luogo così all'esternalizzazione del servizio. La Cgil si scaglia contro il Comune

Il centro di Osimo
Il centro di Osimo

OSIMO – Ufficialmente dal primo aprile scorso le otto dipendenti comunali di Osimo dell’asilo “Colfiorito” e della biblioteca sono state trasferite alla partecipata Asso, dando luogo così all’esternalizzazione del servizio contro cui le stesse affiancate dal sindacato si erano battute. Sul caso la segreteria provinciale della Fp Cgil chiede al sindaco il ritiro immediato della delibera con cui si stabilisce appunto il trasferimento e un incontro urgente per riprendere la questione. «Il primo cittadino cerca di gettare acqua sul fuoco su una vicenda giudicata grave dalla Cgil perché si tratta di un trasferimento deciso in modo unilaterale e senza accordo sindacale che tuteli, anche in futuro, i lavoratori interessati», dichiara la segretaria provinciale Stefania Ragnetti. A dirla tutta, la Cgil auspica l’avvio di una trattativa su tutta la partita inerente le società partecipate del Comune.

«Con il Comune ci eravamo lasciati con l’impegno che sarebbero tornati sul punto per riconsiderare una decisione iniqua, anche sulla base di una nostra nota contenente un richiamo a una posizione dell’Anci, fino a riprendere l’idea avanzata dal consigliere Giorgio Campanari per chiedere un parere alla Corte dei Conti – afferma Andrea Raschia della Cgil -. Invece con deliberazione di giunta è stato disposto il trasferimento definitivo con decorrenza primo aprile. Perfino la scelta della decorrenza retroattiva contribuisce a irridere quelle lavoratrici e fa il paio con la superficialità con cui è stata affrontata la questione. Un atto retroattivo? Invalido. Il contenuto stesso dell’atto ha il sapore dell’illegalità. Vedo nuovi margini per un intervento in autotutela. Il personale sarà chiamato a valutare le più opportune iniziative di carattere sindacale e con forme di mobilitazione da decidere, anche in considerazione dell’esito negativo della conciliazione tentata in Prefettura».

Le educatrici: «Chiediamo al Comune di riconsiderare la propria decisione e di trovare una soluzione che consenta di mantenere in organico il personale che negli anni ha dimostrato competenza, professionalità, senso di responsabilità e abnegazione al lavoro».

Il sindaco Simone Pugnaloni spiega: «Il trasferimento alla Asso era inevitabile, c’è una delibera del Consiglio comunale del 2012 che prevede l’affidamento del servizio asili nido e biblioteca alla Asso con trasferimento del personale, non licenziamento, ma le educatrici godranno delle tutele del contratto nazionale degli statali. La Asso gode di buona salute e non devono temere per il loro futuro».