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Musone, stanziati 20 milioni per ampliare la superficie del fiume

L’avvio dell’opera aveva subito ritardi a causa della presentazione di ricorsi contro la graduatoria, ma ora la procedura si è sbloccata. La nuova superficie irrigua lorda salirà a mille e 900 ettari, compresi nei Comuni di Filottrano, Cingoli e Montefano

Il fiume Musone nel tratto di Loreto

FILOTTRANO – Proprio mentre a Loreto 18 Comuni firmavano il Contratto di fiume a tutela del Musone, ieri, 3 aprile, 20 milioni di euro sono stati stanziati dal Ministero per le Politiche Agricole per ampliare la superficie dello stesso corso fluviale. È stato pubblicato dal Mipaaft il decreto per l’approvazione della graduatoria definitiva delle domande di finanziamento per infrastrutture del Piano irriguo nazionale. Tra le 19 ammesse, è stata confermata anche quella per l’ampliamento della superficie irrigua del fiume Musone. L’avvio dell’opera, così come per le altre 18, aveva subito ritardi a causa della presentazione di ricorsi contro la graduatoria, ma ora la procedura si è sbloccata. La nuova superficie irrigua lorda salirà a mille e 900 ettari, compresi nei Comuni di Filottrano, Cingoli e Montefano e potrà essere dato avvio al bando europeo per la gara di appalto, cui seguirà la stipula del contratto e il successivo inizio dei lavori, forse già entro il 2019, per la durata di due anni.

Il presidente Claudio Netti
Il presidente Claudio Netti

Il progetto prevede la realizzazione di un serbatoio di compenso (laghetto) a San Faustino di Cingoli e una rete di distribuzione con condotte in pressione per oltre 45 chilometri che serviranno oltre 140 ditte. «Attendevamo questo momento con ansia perché si tratta di un’opera strategica – puntualizza il presidente del Consorzio di bonifica Claudio Netti –. Non è un semplice progetto di irrigazione. Si passerà dal prelievo in falda a quello di acqua “perduta”, che se non fosse trattenuta dalla diga di Cingoli, finirebbe in mare. È un cambiamento epocale per 140 aziende agricole. Noi con questo progetto riusciremo a contenere i costi ambientali e faremo salire in modo esponenziale il reddito agricolo lordo, in quanto, un terreno assistito da irrigazione diventa molto più produttivo. Molte aziende di giovani agricoltori troveranno con questo sistema un incentivo e un’opportunità».