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Flavio Corradini (Pd) a Osimo lancia la sua candidatura in Parlamento

L'ex rettore dell'Università di Camerino, scelto da Renzi per rilanciare il partito nel collegio Macerata-Osimo, ha presentato ieri a Palazzo Campana la sua autobiografia "Condividiamo il futuro", un manifesto politico rivolto soprattutto ai giovani

OSIMO – Da sempre simpatizzante Pd ma mai militante, Flavio Corradini ha deciso di accettare la sfida della politica. L’ex rettore dell’Unicam si è candidato alla Camera tra le fila del Partito Democratico nel collegio uninominale Macerata che comprende anche i Comuni anconetani di Osimo, Castelfidardo e Filottrano. Uomo della cosiddetta società civile, il suo nome era circolato anni fa come potenziale candidato a Governatore della Regione Marche. I tempi non erano maturi e Corradini aveva deciso di continuare l’incarico all’Università di Camerino, dove con i suoi 45 anni è stato il più giovane Rettore italiano, ma anche il più “povero” considerando che la sua indennità di 7808 euro lordi annui era la più bassa tra tutti gli Atenei italiani.

Stavolta Flavio Corradini, il candidato fortemente voluto da Renzi, ha seguito le sirene della politica. Ieri pomeriggio il suo tour elettorale ha fatto tappa al Palazzo Campana di Osimo, dove ha presentato il suo libro “Condividiamo il futuro”, accompagnato da Stefania Benatti e dal Presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo.
È stata l’occasione per fare il punto sull’esperienza maturata da Corradini negli anni da rettore dell’Unicam e per raccontare aneddoti e spunti di riflessione raccolti durante la campagna elettorale. «Avete mai provato a fare volantinaggio in un mercato? – ha raccontato – se fermate persone adulte vi rispondono e si confrontano con voi, ma se provate con i giovani quelli vi ignorano e tirano dritto. C’è un distacco e un allontanamento dei giovani dalla politica che è davvero preoccupante. Dobbiamo stimolarli e parlare con il loro linguaggio».

Corradini si è soffermato anche sull’esperienza del terremoto e sulla gestione dello stato di crisi, che l’ha visto coinvolto in prima persona da rettore dell’Ateneo di Camerino. «C’è bisogno di un Testo Unico sulle emergenze – ha spiegato – non è possibile che ogni volta il nostro Paese debba partire da zero e procedere con decreti d’urgenza. Purtroppo siamo abituati a gestire eventi sismici o di rischio idrogeologico, per questo occorre avere un corpo di norme pronte per l’uso. Anche la catena di comando dev’essere rivista, è sbagliato accentrare tutto nelle mani di un commissario, più giusto delegare con diverse responsabilità a chi è già sul territorio come Governatori e Sindaci».

Flavio Corradini insieme al Sindaco di Osimo Simone Pugnaloni

Corradini ha poi sottolineato l’entusiasmo ma anche lo scetticismo di tanti elettori delusi dalla politica. «Quando mi sono candidato ho ricevuto tanti incoraggiamenti soprattutto da persone ce negli ultimi anni si erano disaffezionate alla politica – ha spiegato – ma allo stesso tempo molti mi hanno detto che in Parlamento non mi lasceranno fare a modo mio, che avrò le mani legate. Io rispondo che anche da Rettore dell’Università non ho accettato compromessi, non ho formato uno staff per cercare di mantenere gli equilibri politici tra le diverse Facoltà, ma ho individuato gli obiettivi da perseguire e ho scelto le persone più competenti per raggiungerli. Nel mio staff c’era anche una giovanissima ricercatrice, non solo docenti ordinari».