Attualità

Osimo, gara della piscina in stallo: le liste civiche chiedono la riapertura del bando

«Quest’anno, ben prima dell’avvento della pandemia, l’amministrazione comunale ha deciso di avviare una procedura selettiva per l’individuazione di un nuovo concessionario per la gestione della piscina». I civici sollecitano la nomina, per consentire quanto prima l'uso del centro

OSIMO – Chiedono la riapertura del bando per la gestione della piscina affinché almeno i disabili possano tornare in acqua. Sono le liste civiche di Osimo a spingere l’amministrazione comunale perché muova i passi per la futura riapertura del centro, tra i più frequentati del circondario.

A riepilogare la situazione sono i “civici” Sandro Antonelli e Gilberta Giacchetti: «Quest’anno, ben prima dell’avvento della pandemia, l’amministrazione comunale anziché procedere con il rinnovo della convenzione esistente, come fatto gli anni precedenti, ha deciso di avviare una procedura selettiva per l’individuazione di un nuovo concessionario per la gestione della piscina per la durata di tre anni dal primo aprile di quest’anno al 31 marzo 2023. Il termine per la presentazione delle domande è scaduto nella seconda metà di febbraio ma a causa della situazione che si è venuta a creare a seguito della diffusione del Covid-19 ancora oggi l’amministrazione comunale non ha nominato il nuovo gestore dell’impianto natatorio».

La struttura rimane quindi chiusa, come previsto dai vari decreti del Governo, ma senza la titolarità della gestione. «Si può quindi dire che la procedura di selezione non è ancora conclusa. Considerando inoltre che quando sarà “consentita” la riapertura della struttura si dovranno rispettare nuovi protocolli di sicurezza per la tutela della salute degli avventori, con maggiori costi di gestione, e considerando che tutto quanto sopra non era previsto nel bando di selezione, crediamo che sia giusto riaprire i termini dello stesso bando – continuano -. Sarebbe così possibile un’integrazione che preveda protocolli di gestione condivisi e in parte supportati dall’amministrazione che il nuovo gestore, una volta scelto, possa mettere in campo per riavviare le attività e permettere la fruizione dell’impianto natatorio anche ai disabili. Proprio per coloro che hanno vissuto un disagio immane, i disabili che improvvisamente si sono visti privare di qualsiasi supporto, aiuto concreto, e ai quali la famiglia ha dovuto provvedere per ogni necessità, chiediamo all’amministrazione che la piscina venga riaperta, in tutta sicurezza, in modo da portare loro quel supporto che l’attività fisica dà. Affinché l’attività motoria fatta in acqua, l’uscire di casa, diano un po’ di respiro, facciano diminuire lo stress psico-fisico in cui si sono trovati. Sarebbe un buon esempio di come i servizi sociali e lo sport possano essere di grande supporto alle famiglie».