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Giro d’Italia 2018, il Comune di Osimo cerca sponsor

Dopo essersi aggiudicato l'arrivo e partenza di tappa, l'amministrazione cerca partner commerciali interessati a sponsorizzare l'evento. Ci vorranno non meno di 150 mila euro per coprire tutte le spese previste

OSIMO – Dopo essersi aggiudicato l’arrivo e partenza di tappa al prossimo Giro d’Italia 2018, il Comune di Osimo cerca partner commerciali interessati a sponsorizzare l’evento.

L’Amministrazione osimana ha pubblicato sul sito internet istituzionale un bando rivolto ad aziende e associazioni del territorio disposte a supportare il Comune nell’organizzazione di tutte le iniziative – sportive, culturali e ricreative – collegate all’arrivo della Corsa Rosa. I soggetti interessati dovranno compilare un apposito modulo di manifestazione di interesse e consegnarlo in Comune entro il 31 marzo 2018. Da lì saranno poi ricontattati per sottoscrivere un contratto di sponsorizzazione, che a fronte di un corrispettivo economico garantirà all’eventuale azienda di essere visibile durante i giorni della manifestazione in tutti i canali di comunicazione del Comune, dal sito internet al materiale pubblicitario delle attività organizzate per il Giro, fino alla possibilità di utilizzare lo status di sponsor nelle proprie campagne di comunicazione.

L’Amministrazione comunale osimana cerca così di coprire almeno in parte i costi che dovrà sostenere per l’arrivo della Corsa Rosa. Non ci sono ancora cifre ufficiali, ma si sa per certo che ci vorranno non meno di 150 mila euro per coprire tutte le spese previste. Per questo il Comune, oltre agli sponsor privati, punta ad ottenere un importante contributo economico dalla Regione Marche, considerando che Osimo sarà l’unica tappa marchigiana della prossima edizione del Giro. L’arrivo della carovana rosa sarà una grande vetrina per il turismo locale e la promozione del territorio, grazie alle migliaia di appassionati che seguiranno dal vivo l’evento e ai milioni di telespettatori in tutto il mondo che guarderanno la corsa.

Il percorso Assisi-Osimo, in particolare, potrebbe diventare una tappa fissa del cicloturismo che in Italia ha ancora enormi margini di sviluppo e potrebbe essere un settore trainante dell’economia del Paese.

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