OSIMO – In un’edizione del Giro dedicata al tema della Pace, la tappa Assisi-Osimo si arricchisce di significati religiosi. Il percorso di 156 chilometri previsto dalla Corsa, il prossimo 16 maggio, unirà infatti due città legate alla figura di San Francesco e riprenderà in parte il cammino fatto nel 1657 da San Giuseppe da Copertino (patrono di Osimo), partendo dal convento di Assisi.
IL CIRCUITO
I ciclisti in gara dovranno affrontare la dorsale appenninica che divide l’Umbria dalle Marche, passando per l’ostico Passo del Termine a 946 metri di altezza. Le prime rampe partono dallo svincolo di Nocera Umbra (448 metri), da lì la strada inizia a salire per 10 chilometri con pendenze anche del 17 per cento fino ad arrivare al valico dopo 500 metri di dislivello. Questo primo strappo a dir poco scorbutico, dopo appena una trentina di chilometri dalla partenza, potrebbe prestarsi ad un primo tentativo di fuga.
Una volta entrati nel territorio marchigiano la Corsa toccherà i Comuni di Fiuminata, Pioraco, Castel Raimondo e San Severino Marche, dove la strada ricomincerà a salire partendo dal bivio di Elcito fino al valico di Pietra Rossa (674 metri) nella zona del crossodromo. Si arriva così a Cingoli da dove si apre la parte finale della tappa, che scende attraverso la Valle del Musone e tocca la città di Filottrano nel ricordo di Michele Scarponi, il campione scomparso lo scorso aprile in un drammatico incidente stradale. I ciclisti passeranno per la frazione di Cantalupo (luogo natale di Scarponi) e percorreranno la ripida salita di via del Lavoro (la cosiddetta Costa Ghergo, ribattezzata Muro di Filottrano per gli appassionati di ciclismo), in un tratto che dovrebbe essere la fotocopia della tappa della prossima Tirreno-Adriatica dedicata sempre a Michele Scarponi.
Dopo il passaggio a Filottrano si entra nel territorio del comune di Osimo per gli ultimi 20 chilometri della corsa che toccheranno le frazioni di Padiglione e Villa San Paterniano. Poi da lì verso il centro storico osimano il percorso è ancora top secret e verrà svelato dal Sindaco Pugnaloni nei prossimi giorni, nel corso di una serata di presentazione ufficiale della tappa alla città.
Si sa al momento che i corridori passeranno sotto i Tre Archi, salendo lungo via Matteotti, in un segmento di strada in pavè passato alla storia del Giro come “Scatto di Argentin”, perché proprio in quel punto era partito lo scatto vincente del campione di San Donà di Piave, che vinse la tappa osimana nel 1994 conquistando la maglia rosa. Fu la sua ultima vittoria da professionista. Tra i primi arrivò Marco Pantani, ancora semisconosciuto. Anche stavolta come allora i corridori transiteranno lungo i sampietrini di Corso Mazzini fino al traguardo in Piazza del Comune, di fronte il Municipio.