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Ucraina, tante preghiere e aiuti da Osimo agli “amici” in guerra

Le scuole superiori attive per aiutare persone in guerra e profughi. In queste ore una preghiera per Sergey Ivanchuk, ucraino ex allievo dell’Accademia lirica di Osimo, volontario nel conflitto, in terapia intensiva dopo essere rimasto ferito

La raccolta per l'Ucraina

OSIMO – Tanti aiuti e tante preghiere rivolte al cielo partono da Osimo che ricorda bene Sergey Ivanchuk, ucraino ex allievo dell’Accademia lirica di Osimo, volontario nel conflitto russo-ucraino, ricoverato in terapia intensiva dopo essere rimasto ferito da quella che sembra essere stata un’esplosione.‎ La notizia si è diffusa nel giro di poco attraverso il web. Sergey ha frequentato l’Accademia osimana per studiare canto e musica prima della pandemia. Era rimasto in città circa un anno e poi se ne era tornato nella sua Ucraina dove in questi giorni terribili stava dando una mano. Tutta l’Accademia è raccolta in preghiera per il giovane, in attesa di aggiornamenti.

L’impegno delle scuole

La guerra non lascia nessuno indifferente così anche le scuole della Valmusone si sono rimboccate le maniche per garantire aiuto. Sono stati consegnati al magazzino dell’Astea il cibo, i medicinali e altri materiali raccolti dall’istituto superiore di Osimo “Laeng-Meucci” e portati dai ragazzi, dai docenti e dal personale in servizio nella scuola. L’Istituto, infatti, ha deciso di aderire alla raccolta organizzata dal Comune di Osimo e dal Gruppo Astea, seguendo le indicazioni della Comunità Ucraina Marche. Sono diversi gli studenti della nostra scuola originari del Paese travolto dalla guerra, come Miroslav Douhangc, ucraino di Leopoli della prima Mat, il ragazzo con la felpa rossa, nella foto insieme ad altri studenti, al dirigente, il dottor Angelo Frisoli, e alla responsabile della sede di Osimo, professoressa Daniela Baffetti.

La raccolta all’Alberghiero

Anche l’alberghiero “Einstein-Nebbia” di Loreto sta facendo la sua parte: «In questi momenti difficili, in cui sentiamo vicina la sofferenza che provoca la guerra e vediamo immagini che mai avremmo voluto vedere, abbiamo trovato speranza nella reazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti – dice il dirigente scolastico Francesco Lucantoni -. Loro stessi ci hanno indicato l’unica via d’uscita possibile, fatta di empatia, solidarietà e fratellanza. La raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina ha coinvolto con grande partecipazione la nostra comunità scolastica».

La raccolta di Pof

La solidarietà per l’Ucraina riempie anche la sede di Progetto Osimo Futura. Nel locale di via Molino Basso, in pochi giorni, sono stati raccolti centinaia di scatoloni. Ieri pomeriggio, 12 marzo, la Protezione Civile ha ritirato i pacchi destinati alla popolazione ucraina. All’iniziativa di Pof, partita lo scorso 27 febbraio per rispondere all’appello della Comunità Ucraina Marche, hanno collaborato soci e simpatizzanti, volontari ucraini e scout. In meno di 14 giorni sono stati raccolti prodotti alimentari per adulti e bimbi per qualche migliaio di euro, medicinali per qualche migliaio di euro, centinaia di scatoloni contenenti abbigliamento e coperte, prodotti igienici per almeno 500 euro, giochi per bimbi e persino alimenti per animali. «Tutto questo è stato possibile grazie alle donazioni dei nostri soci e alla solidarietà di moltissime persone che hanno portato in sede beni di ogni tipo, animate dalla volontà di dare e di fare qualcosa di utile per la popolazione ucraina – spiega Giuseppe Orlandi, presidente dell’associazione -. Tanti bimbi arrivati con i genitori hanno disegnato cuori e lasciato messaggi d’amore sugli scatoloni contenenti giochi e prodotti per l’infanzia. Uno slancio che ci ha commosso e dato la carica a fare ancora di più, se possibile». Ogni pacco è stato confezionato riportando all’esterno il nome del contenuto in lingua italiana e in lingua ucraina.