CASTELFIDARDO – Sono risultati nei limiti di riferimento i valori accertati dall’Arpa sulle coltivazioni locali e nel terreno interno ed esterno all’azienda Tontarelli di Castelfidardo. Per questo l’Asur ha proposto oggi, 3 maggio, al sindaco Roberto Ascani la revoca dell’ordinanza cautelativa di sospensione della raccolta di frutta e ortaggi, del pascolo degli animali e dell’utilizzo di foraggi prodotti nelle zone di territorio potenzialmente oggetto di ricaduta degli inquinanti. L’ordinanza, revocata proprio oggi, era stata emessa in via cautelativa nelle ore successive all’incendio che si era verificato nello stabilimento Tontarelli la mattina del 16 aprile. Anche le altre analisi condotte da Arpa risultano negative.
L’incendio aveva coinvolto i magazzini dei prodotti semilavorati (materiali plastici a base polipropilene) e le dimensioni importanti dell’evento, comunicate dai Vigili del fuoco intervenuti, avevano comportato l’applicazione da parte dell’Arpam dei protocolli specifici di intervento per il monitoraggio delle matrici ambientali coinvolte (aria, acque, suoli) e delle coltivazioni, queste ultime in collaborazione con l’Area Vasta 2 dell’Asur.
Fin dalle 6 del 16 aprile le condizioni meteo hanno favorito la dispersione verso l’alto e quindi in direzione Sud-Sud est, della nube alimentata dall’incendio, che ha quindi continuato a propagarsi a quote abbastanza lontane dal suolo.
Nelle immediate vicinanze dell’impianto, fino a metà giornata, erano stati riscontrati incrementi apprezzabili dei valori di benzene nell’aria. A distanza dalla zona interessata, in direzione sottovento in località le Crocette, sono stati campionati benzene, diossine e metalli pesanti. Le successive prove di laboratorio hanno evidenziato, per tutti gli inquinanti considerati, valori di concentrazione paragonabili al fondo.
Le indagini dell’Agenzia hanno riguardato anche la qualità delle acque superficiali e sotterranee della zona senza aver rilevato contaminazioni riconducili all’evento. Continuano comunque i campionamenti sulle acque sotterranee. Nei giorni successivi l’Arpam ha esteso le indagini alle deposizioni al suolo, campionando terreni superficiali in direzione sempre sottovento all’incidente, fino a una distanza di circa tre chilometri dallo stabilimento Tontarelli. Anche in questo caso gli accertamenti di laboratorio hanno escluso contaminazioni da metalli pesanti e diossine.