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Inrca-ospedale di Osimo, a cento giorni dalla fusione è scontro politico

È ancora scontro politico a cento giorni dalla fusione tra ospedale di Osimo “Ss. Benvenuto e Rocco” e Inrca di Ancona. Il Pd alla maggioranza con il sindaco Pugnaloni presenta un primo bilancio, le Liste civiche all'opposizione il controbilancio

L'ospedale di Osimo
L'ospedale di Osimo
OSIMO – È ancora scontro politico a cento giorni dalla fusione tra ospedale di Osimo “Ss. Benvenuto e Rocco” e Inrca di Ancona. «Pochi dati per significare come ci hanno conciato a partire dal 2015. L’ospedale è una Caporetto – affermano le Liste civiche -. Meno 17 dipendenti da gennaio, farmacia chiusa, gli infermieri mancano in ogni reparto soprattutto al pronto soccorso e in Medicina e chirurgia e si rischiano turni scoperti, al laboratorio analisi il primario è in attesa di trasferimento a Loreto, è al 60 per cento in meno il lavoro da giugno e due tecnici sono stati trasferiti, al pronto soccorso cinque medici su otto sono in scadenza e tre pensano al trasferimento mentre alla Pneumologia i medici non sono stati reintegrati e i paramedici ridotti da otto a cinque. Ci ridevano dietro quando dicevamo che Osimo aveva bisogno dell’ospedale della Provvidenza, loro ci fanno piangere per l’ospedale della disperazione».
Il gruppo consiliare del Pd alla maggioranza con il sindaco Pugnaloni replica: «Sono stati salvaguardati tutti i reparti e introdotte nuove specializzazioni, Diabetologia, Cardiologia, Dermatologia, Urologia, Neurologia e centro demenze e Medicina del dolore, nominati i due nuovi primari di Medicina e Anestesia ed è stata avviata l’istruttoria per il concorso di primario di Pneumologia. A breve ci saranno 18 posti letto di degenza grazie al completamento dei lavori della terza corsia del pronto soccorso che stanno per essere conclusi. Alla Radiologia sono stati adeguati i sistemi informativi e le tecnologie. Confermati tutti i posti di lavoro a tempo indeterminato e in corso le procedure per ulteriore stabilizzazione del personale. Ricordiamo sempre che l’Inrca è istituto scientifico di rilievo nazionale e dal 2006 è una delle quattro aziende sanitarie regionali, non solo a carattere geriatrico».