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Intesa San Paolo e Caritas insieme per “Aiutare chi aiuta”

Ci sono anche i progetti presentati delle Diocesi di Loreto, Jesi e Fermo tra i 22 selezionati in tutta Italia nell’ambito dell’iniziativa. Ecco i dettagli

Solidarietà
Solidarietà

LORETO – Ci sono anche i progetti presentati delle Diocesi marchigiane di Loreto, Jesi e Fermo tra i 22 selezionati in tutta Italia nell’ambito dell’iniziativa “Aiutare chi aiuta: un sostegno alle nuove fragilità” con cui Intesa Sanpaolo e Caritas Italiana supportano le Caritas Diocesane nel loro sforzo di dare risposta ai bisogni dei più fragili.

Con questo intervento, che riserva risorse per 1,5 milioni di euro sul complesso del territorio nazionale, i progetti scelti riceveranno contributi utili a dare sollievo a persone e famiglie in difficoltà. Tre i filoni di intervento individuati come prioritari in base alla mappatura delle fragilità e dei bisogni dei territori effettuata periodicamente da Caritas Italiana a supporto delle Caritas diocesane: beni e aiuti materiali per gli indigenti, casa e accoglienza, lavoro. I progetti realizzati saranno in 13 regioni per una platea di beneficiari stimata in circa 10 mila persone.

Il progetto “Rete di solidarietà” presentato dalla Diocesi di Loreto si propone la nascita di un Centro Ascolto, l’attivazione di una Rete di Sussidiarietà con il coinvolgimento delle associazioni benefiche locali e dei Servizi Sociali, il potenziamento del servizio mensa ed il consolidamento dell’attività dell’Emporio affinché si possa incrementare del 30% circa il numero delle famiglie prese in carico

La Diocesi di Jesi prevede, attraverso la progettualità “Fratelli tutti”, di agire su tre ambiti (casa, lavoro e cibo) anche attraverso la collaborazione tra diversi soggetti già operanti nel territorio. Previsto, tra gli altri, il rafforzamento del servizio di accoglienza per periodi da 15 giorni a 6 mesi con particolare attenzione ai più vulnerabili, percorsi di formazione e orientamento al lavoro, il potenziamento del servizio mensa anche attraverso l’attività di recupero delle eccedenze alimentari sul territorio.

Si snoda su due obiettivi il progetto “Domus” della Diocesi di Fermo che vedrà coinvolte sia strutture site nel capoluogo fermano che a Civitanova Marche: rafforzare il sistema di accoglienza con particolare attenzione a quella notturna e sperimentare percorsi di autonomia abitativa con attivazione di housing first e housing led, al fine di costituire un sistema di accoglienza e intervento per rispondere al disagio abitativo.

«L’iniziativa si inserisce nell’ampio programma di Intesa Sanpaolo a sostegno delle persone e famiglie in difficoltà, situazioni acuite dall’emergenza sanitaria ed economica e mira ad offrire tempestivo sollievo a famiglie attraverso mense sociali, assistenza domiciliare, inclusione lavorativa, tirocini, borse di studio e lavoro, soluzioni abitative», si legge in una nota dell’istituto.