OSIMO – Il Comune di Osimo aveva presentato due ricorsi contro l’elezione del presidente dell’Istituto Campana per l’istruzione permanente avvenuta il 3 maggio 2021, elezione che viene effettuata con votazione dai membri del consiglio di amministrazione. Con il ricorso di istanza cautelare, il Comune ha chiesto la decadenza dell’attuale presidente Gilberta Giacchetti dalla carica in atto e la sospensione di ogni attività gestionale e di rappresentanza dell’Istituto Campana. È di ieri, 7 giugno, la sentenza che dichiara inammissibile il ricorso ex articolo 700 proposto dal Comune di Osimo per difetto di legittimazione ad agire. Il ricorso ha visto il Comune di Osimo impugnare una delibera (la nomina della Presidente appunto) che è un atto interno dell’Istituto Campana, chiamando in causa anche gli enti istituzionali coinvolti nella nomina dei membri del consiglio di amministrazione dell’Istituto Campana come la Regione Marche, l’Istituto scolastico regionale e il Ministero dell’Istruzione.
Le mosse del Comune
La nomina era stata ratificata nella seduta del 3 maggio 2021 quando il consiglio d’amministrazione non era ancora completo, mancando uno dei componenti scelti dal Comune di Osimo per via della rinuncia del professor Alessandrini ancor prima dell’insediamento. Dopo due pareri discordanti, uno chiesto dall’Istituto Campana al professor Fabrizio Lorenzotti e uno dal Comune all’avvocato Alessandro Moroni, il 27 maggio di quell’anno l’amministrazione Pugnaloni si rivolse all’avvocato Giuseppe Caia, docente all’Alma Mater di Bologna esperto in diritto amministrativo per avere un parere pro-veritate, super partes e più oggettivo possibile come previsto da legge.
Il parere legale aveva confermato l’ipotesi avanzata dall’amministrazione comunale: l’organo collegiale al momento del suo insediamento doveva essere completo, con cinque componenti tutti presenti, solo successivamente il cda poteva usufruire del quorum decisorio (tre su cinque) per approvare delibere. «L’avvocato Caia aveva evidenziato nella sua relazione che, da Statuto del Campana, i rappresentanti in cda di Comune, Regione e Ufficio scolastico regionale sono nominati e non designati e che le nomine devono tutte intervenire ed essere applicate, non è possibile procedure senza che il Collegio sia costituito nel suo plenum con i rappresentanti degli enti così come numericamente indicati in Statuto – aveva detto il sindaco Simone Pugnaloni -. In mancanza del plenum, dunque, il Collegio non si può insediare perché un insediamento senza uno dei rappresentanti altererebbe la rappresentatività tassativa puntuale stabilita dallo Statuto. Pertanto il componente mancante deve essere insediato e solo dopo la ricostruzione del plenum del Collegio si potrà legittimamente procedere all’elezione del presidente».
Le parole della presidente Giacchetti
Gilberta Giacchetti, presidente dell’Istituto Campana, oggi afferma: «La sentenza parla di ricorso inammissibile. L’Istituto Campana prosegue, senza alcuna sospensione, contrariamente a quanto richiesto dal Comune di Osimo, le attività e le iniziative in conformità con gli obiettivi dell’Istituto stesso, che suo malgrado si è trovato a dover gestire questa spiacevole situazione».